Vigili di quartiere, controllo capillare del territorio e aumento del numero degli agenti di Polizia Locale. Il Gruppo consiliare Pd, attraverso un’interrogazione presentata dalla consigliera Elisa Massa, rilancia sul tema della sicurezza e lo fa con un question time presentato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, dopo il rinvio dell’assemblea pubblica programmata per il 30 giugno 2022 nel quartiere Cava-Villanova. “L’incontro è stato rimandato per l’indisponibilità dei rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e per alcuni casi di Covid tra i rappresentanti del quartiere, ma è quanto mai necessaria una nuova data perché i problemi sollevati dai residenti sono urgenti e non differibili”.
“Abbiamo appreso dagli organi di stampa che si sono verificate nelle ultime settimane numerosi casi di raggiri ai danni di anziani soli e furti in abitazioni e proprietà private e in strada, in vari quartieri della città – scrivono -. Nel quartiere Cà Ossi e Cava diverse baby-gang hanno compiuto atti di vandalismo e ci segnalano un senso di diffusa insicurezza e disagio. Numerose sono le segnalazioni che ci provengono da cittadini in merito ad atti di vandalismo in parchi, parcheggi, sottopassi e zone non ben controllate, buie o scarsamente illuminate”.
Era stato proprio un componente del comitato Cava-Villanova a lanciare l’allarme, ai primi di giugno, su truffe, furti e degrado nel quartiere, sollecitando un incontro pubblico con istituzioni, Polizia locale, residenti e forze dell’ordine. “Chiediamo con urgenza il ripristino del vigile di quartiere, che è sempre stato motivo di sicurezza per i cittadini della zona. Ma soprattutto chiediamo un incremento degli operatori di Polizia locale: il numero degli attuali agenti in funzione al 27 giugno risulta infatti sottodimensionato, se è vero che l’articolo 14 comma 7 della legge Regionale 24/2003 prevede al comma D che “i Comuni capoluogo abbiano 1,20 addetti per 1.000 residenti” pertanto il corpo della Polizia locale dovrebbe essere composto da circa 140 agenti contro gli attuali 114. Questo è uno degli aspetti imprescindibili e importanti per i cittadini forlivesi per poter garantire un servizio efficiente ed efficace della Polizia locale a tutela della città”.
“Stiamo aspettando risposte dall’Amministrazione che non arrivano. In compenso assistiamo da più di un anno alla presentazione dell’applicazione Falco, il sistema di videosorveglianza tanto sbandierato dal Comune di Forlì, presentazioni di cui ormai abbiamo perso il conto. Ci piacerebbe piuttosto avere dati concreti sul suo funzionamento, in particolare per quanto riguarda il trattamento dati per la privacy e sulle segnalazioni realmente ricevute” conclude il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Forlì.