La riduzione del numero dei parlamentari, combinata con la velocità di una improvvisa campagna elettorale estiva, fanno sì che ci sia poco spazio per le sorprese. Per rendere nota e spendibile una persona che non appartenga già al “giro giusto” della visibilità mediatica, infatti, ci vorrebbe troppo tempo.
Si tenterà forse qualche inserimento originale nei collegi uninominali in bilico. Ma in quelli sicuri e nei primi posti della lista proporzionale, i personaggi (più che le personalità) saranno i soliti. Lo dico, perché credo che in realtà questo effetto, indotto dalla crisi accelerata, sia gradito a tutto il ceto politico, di destra e di sinistra. Molto meno agli elettori. Forse.
Roberto Balzani