“Pensavamo che fosse impossibile aggiungere altri capannoni commerciali ma ci sbagliavamo di grosso. Con una crescita ormai incontenibile, area dopo area, terreno dopo terreno nuove strutture si espandono ogni dove, con una strategia priva di visione e soprattutto contraddicendo ogni principio di contenimento dell’uso del suolo. Inoltre si apprende dalla stampa che il progettista di questo ultimo intervento sarebbe un geometra consigliere comunale di maggioranza. Non sembra essere la prima volta: molte volte l’esponente di maggioranza deve astenersi dal voto perché coinvolto nei Piani, nei progetti o nelle varianti alla approvazione in consiglio. C’è da chiedersi come mai tanti interventi siano riconducibili ad un unico tecnico, quasi che a Forlì ci sia un “geometra-star” alla cui maestria nessuno sembra voler rinunciare” si legge in una nota di Europa Verde Forlì Cesena.
“Come si fa a non vedere un gigantesco conflitto di interessi e l’inopportunità politica di risiedere nell’organo che deve discutere questi progetti ed il futuro della città? Come minimo ci aspettiamo le sue dimissioni. Nelle repliche sembra che venga accantonata l’idea di un centro commerciale, ma rimanga immodificata la previsione di 16.783 metri quadri di superficie edificabile. Non si sa cosa verrà costruito, ma si continua a mantenere la potenzialità edificatoria: un modo per sottolineare che non importa quale sia l’interesse pubblico, dato che al momento non ce n’è nessuno. Intanto vediamo il proliferare di uffici in vendita o sfitti, discontinuità territoriale, scollamento tra servizi sempre maggiore. Questa non è urbanistica, è manomissione del territorio” conclude Europa Verde Forlì-Cesena.