Ci sarà anche l’ematologo Claudio Cerchione dell’equipe Irst “Dino Amadori” Irccs tra i protagonisti del XIX Meeting Annuale dell’International Myeloma Society (IMS), una tra le realtà professionali, scientifiche e mediche più importanti a livello mondiale dedicate al mieloma multiplo. Claudio Cerchione, infatti, è stato invitato a Los Angeles, il prossimo 26 agosto 2022, a tenere una presentazione in qualità di esperto sul mieloma “smoldering”, uno stadio specifico di malattia che anticipa la fase maligna.
Tra le patologie oncoematologiche il mieloma multiplo è quella che più sta beneficiando di nuovi approcci diagnostico-terapeutici; promettenti risultati, in particolare, ottenuti grazie agli sforzi che la ricerca medica sta facendo per ostacolare l’evoluzione della malattia dalle forme benigne (note come Gammopatie Monoclonali di Incerto Significato, MGUS) a quelle sintomatiche ed attive, il mieloma multiplo vero e proprio. La progressione di questa patologia è, infatti, un processo multi-step. Tra l’esordio benigno e lo stadio maligno si trova una fase precoce di malattia, nota come mieloma “smoldering”, ancora indolente ma con alte probabilità di sviluppo negativo (si stima in oltre il 50% nei primi 2 anni della malattia).
Come indica la parola stessa (smoldering in inglese significa “fumante”), in questa fase la patologia sta iniziando la propria progressione negativa senza, però, “bruciare” e creare danni d’organo. Per questo, se identificati in tempo attraverso l’utilizzo di differenti strategie diagnostiche di ultima generazione, pazienti affetti da mieloma smoldering potrebbero essere candidati a trattamenti immunoterapici mirati, precoci e personalizzati con lo scopo di ritardare la progressione nefasta. Studi internazionali randomizzati prospettici, hanno dimostrato che la miglior scelta è rappresentata da una combinazione di lenalidomide, un farmaco immunomodulante orale, con desametasone. Sono, inoltre, in corso promettenti studi clinici, attivi anche in IRST, nei quali si sta valutando l’efficacia dell’aggiunta di un anticorpo monoclonale.
“Questa terapia, priva di chemioterapici – commenta Claudio Cerchione – sta mostrando eccellenti risultati in termini di efficacia ma anche tollerabilità e qualità di vita dei nostri pazienti. Costituisce una vera e propria rivoluzione, permettendo di passare da una strategia di sola vigile osservazione ed intervento terapeutico quando il danno d’organo ormai è già avviato, ad un’immunoterapia veramente preventiva. Poter presentare i progressi ottenuti dalla ricerca e lo stato dell’arte di una patologia così complessa, e farlo di fronte ai massimi esperti al mondo, è motivo di grande orgoglio; sono davvero onorato di poter rappresentare Irst in uno dei più importanti congressi in campo onco-ematologico. Questo riconoscimento conferma quanto nel nostro Istituto sia massimo l’impegno nella cura – così come testimoniato dai numerosi protocolli di ricerca attivi – e nella diagnosi del mieloma multiplo, del mieloma smoldering e delle gammopatie monoclonali. Proprio in questo periodo stiamo conducendo un protocollo innovativo di profilazione dei nostri pazienti sia di nuova diagnosi sia recidivati, con l’obiettivo di offrire terapie sempre più personalizzate”.
Il team Mielomi Irst “Dino Amadori” Irccs è costituito, oltre che da Cerchione, da Sonia Ronconi, Delia Cangini e Michela Ceccolini, e afferisce alla Struttura di Ematologia e Trapianti CSE guidata da Gerardo Musuraca, sotto la direzione scientifica del professore Giovanni Martinelli.