È tempo di bilanci per l’Assessorato alle politiche educative del Comune di Forlì che, come ogni anno, è impegnato a monitorare la fase conclusiva dei centri estivi e organizzare i servizi del prossimo anno scolastico. Le parole dell’assessore Paola Casara: “parliamo di servizi fruiti da migliaia di famiglie forlivesi come la mensa, il trasporto, il pre/post scuola, la fornitura gratuita dei libri di testo per le scuole primarie e l’assistenza educativa a minori con disabilità. Ma non solo. In questo momento il Comune è particolarmente impegnato nella programmazione e gestione delle domande per l’accesso ai nidi d’infanzia. Grazie alle agevolazioni previste dal nostro regolamento e al progetto “Al nido con la Regione”, al quale il Comune ha aderito sin dal primo anno consentendo ad oltre 200 famiglie di accedere al servizio con uno sconto sulla retta mensile pari al 30%, l’importo si è attestato, nell’anno educativo 2021/22, ad € 175,30 per un servizio di 8,30 ore giornaliere (dalle ore 7,30 alle ore 16,00 con un costo orario per l’utenza di euro 1,06 comprensivo di pasti e materiale di consumo ed igienico/sanitario)”.
“Per quanto riguarda le liste d’attesa per l’accesso ai nidi d’infanzia, grazie all’impegno pluriennale volto alla realizzazione di un sistema integrato pubblico/privato che ha consentito di soddisfare già da tempo il 100% delle richieste, il numero di domande in sospeso per il prossimo anno educativo 2022-23 è fortemente ridotto ed è composto da circa una trentina di famiglie. Tra queste, va precisato che ce ne sono alcune che hanno indicato la scelta di un solo nido d’infanzia e che non hanno accettato l’offerta di un posto presso altra struttura con disponibilità di posti”.
“Per questa Amministrazione – prosegue l’Assessore – resta prioritario garantire il sostegno più ampio e paritario possibile ai servizi educativi di tutte le fasce, favorendo l’inclusione di ogni bambino e la conciliazione tra vita e lavoro delle nostre famiglie. Non solo. Per noi è importante continuare a lavorare sulla qualità e sui costi dei servizi per l’infanzia, mantenendoli contenuti e accessibili a tutti, indipendentemente dall’ubicazione all’interno del territorio comunale e dalla tipologia di gestione”.