“Proibito scaldarsi per non contravvenire ai divieti imposti dalla legge regionale? L’auspicio è che la Giunta Bonaccini ci ripensi sospendendo temporaneamente i limiti imposti alle modalità di riscaldamento domestico nei comuni sotto i 300 metri di altitudine fino al termine dell’emergenza energetica. In questo modo si consentirebbe alla popolazione di usare ogni mezzo di riscaldamento presente nelle abitazioni, per esempio caminetti, stufe a legna o pellet”.
“Si tratta di una richiesta di buon senso e improcrastinabile che può alleviare una situazione di effettive difficoltà sia in caso di razionamento del gas metano, sia dal punto di vista economico, a fronte del rincaro esponenziale delle bollette che grava in modo intollerabile sulla capacità di spesa delle famiglie. C’è poi il lato sociale della vicenda, se pensiamo a nuclei famigliari con anziani, bambini piccoli o persone fragili i più a rischio di fronte a sbalzi di temperatura e al freddo”. Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, e il consigliere regionale del Carroccio Daniele Marchetti raggiunti da innumerevoli richieste e sollecitazioni in tal senso da amministratori pubblici e famiglie.