Si spingono sempre più a valle, minacciano gli allevamenti, rappresentano una causa di danni e pericolo per le aziende agricole. Parliamo dei lupi, la cui presenza, anche nel riminese, desta sempre più preoccupazione. Gli agricoltori da tempo chiedono misure specifiche e ora, finalmente, qualche cosa si muove a livello europeo.
Giovedì scorso il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione per cercare di contenere i grandi carnivori, in particolare i lupi, che, a causa della loro eccessiva presenza, stanno attaccando con sempre più frequenza greggi e allevamenti, causando ingenti danni economici alle aziende agricole e portando paura e pericolo ai cittadini dei territori montani.
Una buona notizia per Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini che da sempre si è fatta portavoce dei timori degli imprenditori agricoli.
«Quello che è stato deliberato a Strasburgo è un primo passo importante per la lotta alla fauna selvatica – commenta Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – in quanto è stato ufficialmente riconosciuto il problema da parte delle Istituzioni europee. Ora ci aspettiamo che anche a livello nazionale e regionale si vada nella stessa direzione. Nei nostri territori in più di una circostanza abbiamo segnalato ed evidenziato l’avanzata di questi grandi carnivori, in special modo dei lupi, che non si muovono più in solitario ma in branchi. Per capire cosa succederà sarà importante analizzare i dati scientifici e capire se la coesistenza sarà possibile o se la crescita numerica dell’animale lo porterà a non essere più una specie “strettamente” protetta ma solo “semplicemente” protetta».
Nella risoluzione approvata al Parlamento Europeo – 306 voti favorevoli, 225 contrari e 25 astensioni – si è discusso anche degli aiuti economici che gli agricoltori devono avere per contrastare la fauna selvatica. Nello specifico si è parlato sia di finanziamenti per la prevenzione sia di risarcimenti in caso di danni subiti. In merito “è molto importante come sia stato deciso che per avere questi aiuti economici – spiega Carli – non sarà utilizzato nessun fondo agricolo ma saranno ottenuti dalla fiscalità generale. Si tratta di un’ottima proposta che vuole alleggerire le casse di un settore che sta vivendo tante difficoltà nell’ultimo periodo e non può subire altri duri colpi economici”.