Il ciclismo italiano piange la scomparsa del forlivese Ercole Baldini, campione del ciclismo degli anni ’50. Aveva 89 anni. Per le sue straordinarie doti di cronoman, venne soprannominato «Il treno di Forlì». Vinse il Mondiale sia in pista che su strada. Suo anche l’oro olimpico ai Giochi di Melbourne nel 1956, il record dell’ora nello stesso anno e il Giro d’Italia del 1958. Ercole Baldini si è spento all’età di 89 anni questo pomeriggio a Villanova di Forlì.
«È difficile trovare le parole adeguate per descrive la grandezza, tanto nel ciclismo, quanto nella vita, di Ercole Baldini, il Treno di Forlì. La notizia della sua scomparsa ci lascia senza parole perché per tutti noi Ercole è sempre stato, e sempre sarà, una bandiera, un simbolo d’identità, un vero e proprio mito dello sport professionistico in grado di appassionare, coinvolgere ed emozionare, nonché un testimone esemplare della capacità di saper costruire un percorso di enorme successo mettendo a frutto impegno, sacrificio, lealtà e correttezza. Baldini ha portato il suo essere forlivese in tutte le strade, i velodromi, gli studi televisivi, sui podi più alti del mondo. Come quelli dell’oro olimpico nel 1956, del giro d’Italia e del campionato del mondo nel 1958. Alla profonda commozione provocata da questa tristissima notizia, si affianca l’espressione della riconoscenza, della gratitudine. Grazie Ercole per averci reso orgogliosi di averti avuto come concittadino e rappresentante, nel mondo, dello sport sano, vero, genuino, schietto. Come te. Come la tua passione coltivata, fino all’ultimo, tra piazza Saffi e Villanova. A nome del Comune, della Giunta e di tutto il Consiglio comunale e facendomi interprete dei sentimenti di stima e d’affetto dell’intera comunità forlivese, esprimo i sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari. Ci uniamo, nel dolore, agli amici e ai suoi collaboratori. Ciao Ercole, rimarrai per sempre nei cuori di tutti noi» il commento del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.
«Con grande sgomento ho appreso della morte di Ercole Baldini, il nostro campione di ciclismo. Ci ha lasciati un vero fuoriclasse. Lo sport italiano è in lutto, tutto il mondo delle due ruote è in lutto, Forlì è in lutto. Un vero campione in bici e nella vita che ci lascia un’eredità perenne. Le sue epiche imprese lo terranno vivo per sempre. Stringo forte in un abbraccio tutta la sua famiglia, sono molto addolorato e in lutto con loro» il commento e il ricordo del vicesindaco di Forlì Daniele Mezzacapo.
«Se n’è andato Ercole Baldini: il mio, il nostro Ercolino. Era il campione mondiale su strada più anziano del ciclismo italiano (prima di lui era toccato a Fausto Coppi). Nella seconda metà degli anni Cinquanta è stato il più forte corridore del mondo, essendo passato in rapida sequenza (1956-1958) dal record mondiale dell’ora, alla medaglia d’oro alle Olimpiadi, al titolo italiano da neoprofessionista, al Giro d’Italia, al titolo iridato. È stato il mio primo grande idolo: sono felice di averglielo fatto sapere in tutti i modi e di averlo raccontato centinaia di volte in tutte le sedi con amore sconfinato. Tornerò sull’argomento. Ora ho solo voglia di piangerlo: e di piangere» scrive in un post su Facebook il noto giornalista forlivese Marino Bartoletti.
«Addio a Ercole Baldini, “il treno di Forlì”. Campione olimpico, campione del mondo, vincitore di un giro d’Italia e detentore del record dell’ora. Uno degli ultimi testimoni di quel ciclismo epico che infiammava le folle, una leggenda. Condoglianze alla famiglia e alle tantissime persone che gli volevano bene. Ciao Ercole» è il ricordo di Marco Di Maio di Italia Viva.