“Dopo aver smascherato la strategia del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, che con il suo uomo di fiducia Tiziano Carradori sta tagliando i servizi sanitari a Forlì, la sinistra prova a correre ai ripari ma la toppa è peggio del buco“. Così Luca Bartolini, responsabile per il comprensorio forlivese di Fratelli d’Italia, torna sul tema mentre la raccolta firme promossa dal partito per preservare la seconda automedicalizzata sul forlivese ha superato le 2500 adesioni.
“La sinistra si sveglia improvvisamente e in Provincia, dopo aver vergognosamente messo il bavaglio al dibattito, negando gli interventi ai parlamentari, ai consiglieri regionali e alle associazioni partitiche e sindacali, dando così il segno di una forte debolezza politica, presenta un proprio ordine del giorno generico a sostegno della sanità pubblica che, per mascherare la richiesta all’Ausl di fare marcia indietro sull’eliminazione della Mike 42, l’automedicalizzata che faceva base a Meldola, farcisce il documento di richieste politiche indirizzate solo al governo – argomenta Bartolini – dimenticando, volutamente, che la competenza della sanità è per lo più regionale in particolar modo per la gestione. Il problema della carenza dei medici è un problema nazionale atavico che verrà affrontato dall’esecutivo in maniera strutturale durante il proprio mandato, insieme a tanti altri problemi lasciati in eredità da chi ha governato fino ad oggi, ma nell’immediatezza l’emergenza è del comprensorio forlivese ed è davvero incredibile che l’Ausl Romagna non abbia un, ripeto un, solo medico da mettere a disposizione del territorio forlivese per continuare ad offrire un’adeguata copertura del servizio di emergenza”.
“Servizio che peraltro viene mantenuto dignitosamente negli altri territori della Romagna: questa è una scelta deliberata, decisa da Bologna, la politica nazionale non c’entra nulla e trovo vergognoso che si chieda di usare il consiglio provinciale per fare propaganda contro il governo quando fino a ieri, con governi di sinistra, i rappresentanti locali di Bonaccini non lo avevano mai fatto. Ma trovo assurdo soprattutto che si chieda al governo di risolvere un problema che deve risolvere l’Ausl della Romagna, alla quale il documento non fa vergognosamente nessun appello. Della serie: va bene quello che state facendo e se qualcosa non va la colpa è della Meloni. Il Presidente della Provincia Enzo Lattuca, che ricordiamo essersi già detto favorevole al taglio dell’automedicalizzata, e il segretario del PD forlivese Valbonesi danno l’idea di pensare che la Romagna viva ancora come negli anni Ottanta, quando la gente credeva, a prescindere, a tutto quello che il partitone gli proponeva. Oggi per fortuna, e non a caso, il PD nel forlivese è in minoranza in 9 Comuni su 15 e la gente ragiona finalmente con la propria testa e – conclude Luca Bartolini – non accetta, giustamente, di rischiare la propria vita e di non avere un servizio sanitario adeguato soltanto per ripicche territoriali o giochi di forza all’interno del PD“.