Torna in Regione la sospensione dell’attività dell’automedica in postazione a Meldola (Mike 42) con conseguente riduzione della capacità di intervento con automezzo di soccorso avanzato in caso di grave emergenza sanitaria in tutto il territorio collinare e montano del forlivese. Il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, ha illustrato questa mattina in commissione sanità l’interrogazione sul tema depositata a suo nome. A stretto giro è arrivata la risposta dell’Assessore Donini, che ha confermato la versione del DG Carradori, ribandendo la necessità di utilizzare i medici per rinforzare il sistema del Pronto Soccorso.
“Peccato che, ad oggi, questi medici non siano ancora stati reimpiegati nel PS di Forlì e che la priorità di Carradori non sia la qualità e la tempestività del servizio di soccorso e assistenza medica ai cittadini, ma l’attribuzione di 77 incarichi direzionali di struttura complessa dislocati in vari ambiti territoriali dell’Ausl Romagna. Si tratta, in pratica, di 77 posizioni dirigenziali non solo mediche, ma anche amministrative, tecniche e sanitarie con un trattamento economico ordinario manageriale e un’aggiuntiva retribuzione di posizione e di risultato. Alcuni di questi bandi sono già scaduti nel corso del 2022 e altri sono ancora aperti – spiega Pompignoli – sta di fatto però che le risorse per la creazione di queste posizioni si sono trovate, mentre i soldi per potenziare gli spazi e le strutture di Pronto Soccorso mancano solo a Forlì”.
“Non si nominano i generali se manca l’esercito. Il problema è gestionale – conclude Pompignoli – non sono i medici e gli operatori a essere messi sotto accusa e nemmeno la qualità della sanità pubblica, ma il sistema di ripartizione delle risorse impegnate nel bilancio dell’Ausl unica. Forse si poteva ragionare su un numero inferiore di incarichi dirigenziali e, soprattutto, su un impiego di risorse pubbliche più costruttivo, che rispondesse alle vere necessità del territorio, a partire dal potenziamento del PS di Forlì”.