In questi giorni il Nucleo Cure Primarie – Casa di Comunità di Meldola ha ricevuto due donazioni particolarmente significative, una carrozzella ed un lettino “oleodinamico”, in memoria di Lelli Edda, Pozzi Giampaola e Guardigli Domenico. “Ci sono persone – commenta Stefania Nanni infermiera del Nucleo di Cure Primarie – che hanno dedicato tutta la loro vita al lavoro e alla famiglia, una vita di sacrifici e doveri. Con una donazione hanno la possibilità di rimanere vivi nel nostro cuore e nella nostra mente. In questo caso le donazioni sono state fatte in memoria di Domenico Guardigli, agricoltore in Teodorano, Lelli Edda, già infermiera di chirurgia e Giampaola Pozzi, tecnico di laboratorio, entrambi dipendenti di “vecchia generazione” dell’ex Ausl di Forlì. Si trattava di tre pazienti, ormai ultraottantenni, che per anni si sono affidati alle nostre cure infermieristiche nonchè al percorso di counseling infermieristico per un corretto stile di vita. Un progetto di prevenzione e cura della patologia cronica (a cui ho creduto e a cui personalmente mi sono dedicata da quando è nata la casa di comunità/nucleo di cure primarie di Meldola”.
“Le dimostrazioni di affetto da parte di questi pazienti – prosegue – sono state numerose e si sono concluse con questo gesto. Grazie alle offerte raccolte durante le esequie di Domenico, Edda e Giampaola, ma soprattutto grazie alla volonta dei rispettivi familiari, è stato possibile acquistare una carrozzella e un lettino oleodinamico per il nostro ambulatorio infermieristico, che ci permetteranno di lavorare in sicurezza e comodità, sia per noi che per il paziente assistito. Ormai prossima al congedo dalla professione di infermiera, e quale nuora di Edda e consuocera di Giampaola è con affetto ed orgoglio che ringrazio sentitamente le famiglie Guardigli, Pantieri, Morelli e figli, nonchè amici, parenti e compaesani che ci hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Aggiungo ai nostri ringraziamenti quelli al direttore di Distretto Francesco Sintoni e al sindaco di Meldola Roberto Cavallucci, per la sensibilità dimostrata“.