«Quello che ci si presenta di fronte è un orizzonte decisamente preoccupante e tanto per cambiare sempre nella parte Sud della città di Forlì. Perché non pareva sufficientemente traumatica la situazione di via Bertini e allora si è pensato bene come poter peggiorare le cose e lo si è fatto in una zona adiacente che, seppure meglio predisposta ad ospitare tipologie commerciali di vasta ampiezza come quelle che andremo ad elencare, resta pur sempre un’area che si appoggia ad infrastrutture stradali obsolete e a piani del traffico che inducono perplessità. Ma cosa ci aspetta?» è la domanda che si pone il Comitato NoMegastore di Forlì.
«Per prima – continua – cosa vedremo esplodere quella zona definita come Area Globo con un prospetto costruttivo che da fonti di stampa è improvvisamente balzato dai noti 16.000 mq ai non ben precisati 24.000 mq e anche qui è ovvio domandarsi come questo sia stato possibile e secondo quale valutazione. Assisteremo quindi di conseguenza alla nascita di una nuova rotonda che dopo via Sternini si andrà a congiungere appunto con la stessa Ravegnana. Dopodiché vedremo sorgere un nuovo polo tra la via Zampeschi e la via Ravegnana, ben 5.000 mq di strutture che faranno da congiunzione tra le due arterie della zona. Ma non sazi, sempre sulla Ravegnana nascerà anche un nuovo supermercato che andrà a posizionarsi proprio di fronte alla nuova rotonda appena costruita, accanto al distributore. E andiamo avanti, la Zampeschi andrà poi ad ospitare un nuovo capannone adibito a terziario, con tanto di parcheggi e flusso di veicoli che andranno a sfruttare la Via Giacomo Filippi proprio per reinserirsi nella stessa Zampeschi».
«Ma non poteva restare a digiuno anche una zona poco distante da questi nuovi insediamenti, ovvero la via Cervese, che proprio in via Pascal, anch’essa parallela alla Ravegnana, vedrà sorgere una ennesima altra struttura. Insomma, la follia. Ma guardate, noi non ci stancheremo mai di ribadire che non siamo contro allo sviluppo della città, ma per parlare di sviluppo serve competenza, lungimiranza e serietà, qui siamo di fronte a tutt’altro. Vedremo crescere modo impressionante il traffico sia in via Zampeschi che in via Ravegnana. Da qui una domanda, perché al momento della costruzione del Centro Commerciale San Giorgio è stato vietato l’ingresso nella Ravegnana dal parcheggio posto sulla rotonda per motivi legati proprio alla sostenibilità e alla sicurezza della circolazione, mentre ora pare tutto regolare e privo di problematiche con gli insediamenti che si sono fatti partire? Nella nostra semplice mente da comuni cittadini ci domandiamo poi se siano state fatte valutazioni di impatto sul traffico della zona, sulla sostenibilità della circolazione di mezzi tra pubblici, privati e legati alla distribuzione commerciale e se si, secondo quale principio si è ritenuto che fosse tutto a posto?» insiste il Comitato.
«E sempre questi tecnici, ovviamente consapevoli della fragilità idrogeologica dei terreni sottostanti a queste specifiche zone (ndr. sono previste costruzioni di vasche di laminazione proprio per il contenimento di danni idrici che sono stati valutati come fortemente a rischio in questa area), come pensano di comportarsi, prediligeranno la cementificazione della sola superfice o hanno in serbo per noi altre sorprese? Questi sono i temi che saranno trattati in una nostra prossima iniziativa pubblica nella quale ci auguriamo che un confronto aperto e sincero possa sciogliere le numerose nodosità che stanno giustamente preoccupando residenti e non. Saremo lieti di condividere questa nostra battaglia con chiunque voglia prenderne parte, perché davvero, come non ci stanchiamo di ripetere, da certe scelte non si può tornare indietro e oggi l’irreversibilità diventa sempre più pericolosa. Qualcuno prima o poi se ne renderà conto» conclude il Comitato NoMegastore.