Soccorso nelle vallate. Buonguerrieri: «A diffondere le fake news non è la destra»

automedica ambulanza 118 medicalizzata

«Lo sciacallaggio politico lo fa il Pd, tagliando i servizi e difendendo l’indifendibile. Ma siamo abituati a vedere i dirigenti locali e gli amministratori di sinistra seguire senza battere ciglio le indicazioni che arrivano da Bologna, anche quando queste vanno contro gli interessi dei cittadini. Dispiace però vedere medici che, unitamente alla sinistra, gettano benzina sul fuoco: le fake news sono quelle che cerca di rifilare l’Ausl Romagna, che promette di intervenire da Forlì a Premilcuore in 18 minuti, non i timori dei residenti delle vallate forlivesi, dove è ormai evidente che i servizi sanitari di emergenza non hanno più la stessa efficienza di prima». Così Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore provinciale del partito, replica alle pretestuose accuse dell’Ausl Romagna, del responsabile del 118 e del segretario del Pd forlivese Daniele Valbonesi, che è anche sindaco di Santa Sofia.

E proprio a Santa Sofia è successo l’evento che ha messo nuovamente sotto i riflettori il servizio di soccorso: l’infortunio sul lavoro di domenica scorsa a seguito del quale Luca Bartolini, responsabile del comprensorio forlivese di FdI, aveva evidenziato le difficoltà dell’intervento. L’elimedica partita da Ravenna che non è potuta atterrare a causa del maltempo, la chiamata all’automedicalizzata di San Piero, che poi non è servita, rallentata dalla neve.

«Apprendiamo che l’infortunato sta bene e questa è la cosa più importante – rimarca Buonguerrieri – ma se si fosse resa indispensabile l’automedica, cosa sarebbe successo? Siamo così sicuri, che per un altro caso, la distanza e il tempo di intervento non possano fare la differenza tra la vita e la morte? Non siamo noi a fare sciacallaggio, ma sono loro a giocare sulla pelle della gente. Il dato di fatto è che per arrivare a Santa Sofia l’automedica debba partire da San Piero in Bagno, con un passo da coprire e le relative difficoltà del maltempo, oppure che l’elimedica non sempre riesce a intervenire per le condizioni meteo, o ancora che l’unica automedica presente a Forlì può essere impegnata. Ecco, non possiamo sempre affidarci alla buona sorte e questo lo capisce anche un bambino. È inconcepibile vedere politici di sinistra e, ancor più, alcuni dirigenti dell’Ausl difendere le scelte scellerate di chi da una parte taglia i servizi essenziali e dall’altra continua ad attribuire incarichi dirigenziali. Quanto agli operatori, a loro abbiano sempre dato il merito di tenere alta la qualità della sanità romagnola nonostante sia la sinistra a dirigerla, con i risultati che oggi purtroppo tocchiamo con mano».

Irricevibile è poi il tentativo della sinistra di giustificare i tagli dando colpe ad un Governo insediato da pochi mesi, mentre negli ultimi 11 anni in cui ha governato il Pd, lo stesso partito che da sempre guida la nostra Regione, nessuno ha mai alzato un dito – prosegue il deputato di FdI -. Una cosa la voglio però ribadire: il governo Meloni non ha tagliato sulla sanità, anzi, tra i primi interventi ha aumentato i fondi. A diffondere le fake news è la sinistra e con essa i dirigenti politicizzati della sanità: il Fondo sanitario nazionale crescerà di 2,15 miliardi nel 2023. Sono previsti poi ulteriori 2,3 miliardi per il 2024 e 2,6 per il 2025, oltre a 200 milioni per incrementare a partire dal prossimo anno l’indennità per gli operatori del pronto soccorso“.

Questi ed altri i contenuti dell’attuale manovra: dove sono i tagli della destra? – aggiunge il parlamentare -. La maggioranza sta poi lavorando al potenziamento del Servizio sanitario nazionale dopo che dal 2013 al 2019 il Fondo sanitario è sempre stato definanziato. Ora i fondi stanziati stanno arrivando, altri ne arriveranno, ma l’Ausl Romagna questa volta li utilizzi in maniera equa tra i suoi territori senza creare palesi disparità di trattamento come è successo con il caso dell’automedica eliminata, che penalizza soltanto il comprensorio forlivese. Comprensorio che, guarda caso, a differenza degli altri, è in prevalenza amministrato dal centrodestra. Di certo – conclude Buonguerrieri – dal 2025, con il centro destra al Governo della nostra Regione, saranno i servizi ad avere la priorità rispetto alle nomine“.

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