Continua l’impegno di Fratelli d’Italia per far chiarezza sull’operato dell’Ausl Romagna in fatto di nomine. Dopo l’interrogazione parlamentare depositata dal deputato Alice Buonguerrieri, il consigliere regionale Marta Evangelisti ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sull’affidamento dell’incarico di Dirigente della Uoc “Qualità e Governo Clinico” all’ex direttore di Aifa Nicola Magrini. Un incarico quinquennale da oltre 730mila euro che, come ribadito nell’atto, è stato conferito facendo ricorso al cosiddetto articolo 15-septies che, secondo la normativa, non potrebbe essere utilizzato per incarichi di struttura complessa.
“Nessun accanimento ad personam, come vuol far credere l’Ausl Romagna, ma solo un’attività di controllo sulle spese, necessaria a fronte della situazione in cui versa la sanità emiliano-romagnola – incalza Marta Evangelisti capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia -. L’assessore regionale alla Sanità ci dovrebbe spiegare gli aspetti che non ci convincono del regolamento aziendale che pare in palese contrasto con la normativa nazionale. Chiediamo all’assessore che cosa ha fatto la Regione, ha autorizzato o meno? Il passaggio è oltremodo importante rispetto alla gerarchia delle fonti che non è invece derogabile e che prevede che un regolamento non possa modificare una norma che ha il rango di legge. Attendiamo delucidazioni e nel frattempo ci preoccupiamo della tutela dei servizi medico-sanitari dei nostri cittadini“.
“La disposizione normativa non lascia spazi interpretativi alternativi. Ad un dirigente medico o delle professioni sanitarie ai sensi dell’art. 15 septies del dlgs 502/92 possono essere assegnati incarichi di alta professionalità o di struttura semplice, ma non possono essere affidati incarichi di struttura complessa – ricordano Alice Buonguerrieri e Luca Bartolini, rispettivamente deputato e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e responsabile del partito per il comprensorio forlivese -. L’interpretazione data dall’Azienda della Romagna nel caso di assegnazione a personale medico di incarichi di carattere multiprofessionali, ci sembra in palese contrasto con la norma di carattere generale, senza alcun supporto giuridico da parte di organi di livello superiore come Ministero, Regione e ANAC. Sarebbe stato quanto meno opportuno avere dai competenti Uffici dell’Assessorato Regionale alla Salute, anche per uniformità a livello di sistema sanitario regionale complessivo, un parere in merito alle possibili deroghe al principio generale posto dall’art. 15, comma 7-quinquies, dlgs 502/92, di divieto assoluto di utilizzo di contratti a tempo determinato di cui all’articolo 15-septies per il conferimento di incarico di struttura complessa. Con l’interrogazione regionale di Marta Evangelisti vogliamo fare ulteriore chiarezza“.