Nei giorni scorsi la deputata di Forza Italia, Rosaria Tassinari, insieme al presidente nazionale di Confcooperative e presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Maurizio Gardini, ha incontrato presso l’ambasciata congolese a Roma l’ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, Fidèle Khakesse Sambassi, insieme a due suoi collaboratori. All’incontro ha preso parte anche Renzo Ricci di Forlì, presidente del ‘Consorzio IBC scarl’, con sede legale a Forlì e con uffici a Roma e a Milano, con società controllate ad Hong Kong e a Tirana, con relazioni economiche con oltre 54 Paesi.
Spiega la deputata Tassinari: “Scopo dell’incontro è stato quello di organizzare a Forlì ‘La settimana congolese’ a fine maggio-inizi giugno per sviluppare scambi economici internazionali”. Aggiunge la deputata: “Si tratta di una bella occasione, tutta da organizzare nei prossimi mesi, non solo per Forlì e la Romagna, ma anche per l’Italia, perché l’obiettivo è quello di scambi commerciali ed economici con il Congo”. Alcuni collaboratori dell’ambasciatore congolese hanno già effettuato un sopralluogo a Forlì per individuare le eventuali strutture logistiche che potrebbero ospitare l’evento, l’organizzazione del quale è stata affidata dall’ambasciata congolese al ‘Consorzio IBC scarl’.
Anticipa il presidente Renzo Ricci: “Alla manifestazione parteciperanno 7 ministri del Governo congolese e 26 governatori delle province della Repubblica democratica africana, per trattare transizioni economiche e commerciali di grande importanza fra i due Paesi”. A Forlì 12 anni fa è partito un progetto di internazionalizzazione di imprese italiane. Con lo slogan “L’Italia ha bisogno del mondo, ma forse anche il mondo ha bisogno dell’Italia”, un gruppo di persone si è adoperato per sviluppare il progetto di internazionalizzazione che ha preso il nome di “Consorzio IBC scarl”.
Attualmente sono 63 i soci del consorzio ed il loro fatturato è di circa 1,5 miliardi di euro. “Il Consorzio – spiega il presidente Ricci – è organizzato in 7 divisioni che vanno dall’agricoltura alle costruzioni, dall’aviazione all’energia, passando per la sanità, i rifiuti e gli idrocarburi. I rapporti con i vari Paesi sono improntati al rispetto reciproco ed alla ricerca continua di attuare ogni sinergia possibile”. Il Consorzio, la cui filosofia si basa sull’etimologia del proprio nome “con sortem” (condividere la stessa sorte), ogni giorno cerca di coniugare, in mezzo a tante difficoltà, tale forma mentis o di condivisione. Conclude il presidente Ricci: “In questi anni di vita consortile, ci siamo resi conto che nulla è facile, ma è anche vero che nulla è impossibile”.