«Mentre anche il PD ammette i propri errori nella pianificazione del commercio dei suoi anni di amministrazione, e la destra in giunta oggi finge di non avere responsabilità, serve ricordare qualche passaggio chiave a chi non c’era o chi fa finta di dimenticare, affinché non si ripetano più gli stessi errori del passato. Basta rileggere le vecchie rassegne stampa o i verbali per capire che la delibera del POC (Piano Operativo Comunale Ndr) che ha dato il via a questo diluvio di capannoni commerciali nel 2017, ebbe solo la forte opposizione di Paolo Bertaccini in Consiglio comunale grazie alla lista formata da Verdi e PSI e dalla nostra assessora Maria Grazia Creta, mentre la destra si asteneva benevolmente o si assentava dal voto. Infatti, al cambio di maggioranza, la destra e l’allora assente Mezzacapo hanno continuato nella stessa direzione, approvando anche ulteriori varianti in perfetta continuità con le politiche precedenti» attacca Alessandro Ronchi di Europa Verde.
«Già allora – continua – denunciavamo pubblicamente la volontà di costruire 97 nuovi centri commerciali, difendendo una idea di città diversa, più vivibile, e preannunciando che ignorare le norme del PTCP (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale Ndr) sui divieti di costruire nuovi insediamenti sulle arterie principali avrebbero causato traffico, congestione e smog. Prima e dopo questo voto determinante siamo intervenuti in moltissime occasioni, anche per annunciare quello che stavano per approvare con una variante in zona casello autostradale, chiedendo più volte una moratoria che mettesse un freno ai capannoni anche per difendere le imprese esistenti già soffocate dalla crisi del covid ed energetica.
All’arrivo delle ruspe e dei prefabbricati è più facile intervenire e dirsi contrari, ma è spesso troppo tardi, e non sono degni di considerazione i tentativi di sminuire la battaglia di chi c’era, da parte di chi è arrivato sul tema successivamente».
«Si impari invece dagli errori e non si perseveri, come fatto ad esempio anche in occasione dell’insediamento della nuova maggioranza provinciale, convocando d’urgenza ed in estrema fretta alle soglie del Capodanno un consiglio per autorizzare un altro centro commerciale in zona ospedale. Oggi, ad esempio, sarebbe importante fare in modo che i Piani Urbanistici Generali che i Comuni stanno approvando non contengano assurde previsioni di crescita del cemento. Tra qualche settimana ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) pubblicherà i dati del consumo di suolo del 2022, e certamente vedremo che non si è affatto rallentato come falsamente promesso dalla regione: invece di consumo di suolo zero nel 2021 abbiamo bruciato 27 ettari di verde, l’equivalente di 38 campi da calcio regolari. Se è vero che si vuole avere un cambio di direzione e prendere le distanze dalle cose fatte in passato in materia urbanistica noi diciamo “finalmente”, e ci auguriamo che alle prossime elezioni non venga più riproposto ai cittadini nessuno di quelli che hanno avuto la responsabilità di approvare questa devastazione» conclude Alessandro Ronchi di Europa Verde.