Si è tenuta questa mattina all’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì la cerimonia di rendicontazione dell’evento di raccolta fondi che si è tenuto in dicembre scorso nella cornice della Fondazione Dino Zoli, a favore del progetto dell’Ausl della Romagna Well Fare “rete per le Donne” per sostenere la realizzazione di spazi di cura all’interno dei Pronto Soccorso, dedicati alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori. Il progetto, che ha lo scopo di garantire ambienti adeguati e qualità dell’assistenza sanitaria e psicologica nell’ottica dell’umanizzazione delle cure, in sinergia con i Centri Antiviolenza territoriali, ha ricevuto fin da subito sostegno e apprezzamento da parte di istituzioni, imprese e associazioni del territorio.
In particolare l’evento, molto partecipato, ospitato nella suggestiva cornice della Fondazione Dino Zoli, connotata di numerose opere d’arte esposte, prevedeva apericena e concerto gospel e una interpretazione di prosa, da parte delle attrici Sabina Spazzoli e Giulia Rossi che si sono offerte a sostegno della causa. Il risultato della raccolta fondi, pari a 5.900 euro interamente devoluti al progetto, è stato possibile grazie al supporto di una serie di partner, dalla Fondazione Dino Zoli che lo ha ospitato, alla CNA solidale e Impresa donna, a Formula Servizi, a Banca BCC Ravennate, Forlivese e Imolese, a Dorelan, alle associazioni Cavarei e Artincounselling.
La Fondazione Dino Zoli inoltre ha sostenuto l’iniziativa offrendo i vini dell’Azienda Sabbioni e donando i tessuti per la realizzazione delle bambole, simbolo del progetto. Le bambole di stoffa, simbolo delle donne vittime di violenza, sono state realizzate per l’occasione da Cavarei e dall’Associazione Artincouncelling, per essere “adottate” attraverso una donazione per sostenere la campagna di raccolta fondi, che ha l’ulteriore obiettivo di sensibilizzare verso il contrasto della violenza nei confronti delle donne, mettendo in rete realtà dell’Associazionismo e della società civile, con le istituzioni coinvolte a vario titolo. La cerimonia di consegna della donazione, oltre a rappresentare un importante momento di restituzione del risultato dell’iniziativa, ha consentito di esprimere soddisfazione da parte di tutti i partner coinvolti nel progetto.
Ringraziamenti sono stati espressi dalla Direzione medica dell’Ospedale, attraverso Elena Vetri e del direttore del Pronto Soccorso di Forlì Andrea Fabbri, che in particolare ha sottolineato l’importanza di poter disporre di spazi adeguati e dedicati all’accoglienza delle donne vittime di violenza. “La violenza di genere rivolta verso le donne è un fenomeno a diffusione trasversale, che non riconosce differenze in relazione a status sociale ed economico, livello culturale, etnia e religione” sono le parole di Tiziana Iervese, dirigente medico e coordinatrice del tavolo aziendale per il contrasto alla violenza di genere.
“La violenza – continua – con le sue conseguenze sulla salute psico-fisica, ricade inevitabilmente su eventuali figli (soprattutto di minore età) spesso vittime anch’essi di violenza, diretta o assistita. Il migliore approccio nei confronti di questo drammatico problema deve essere necessariamente di rete multiprofessionale ed interistituzionale dal momento che si tratta di un fenomeno complesso dove gli aspetti sanitari si sommano a quelli psicologici, sociali, legali e giuridici. Per questo continueremo a coinvolgere tutti gli interlocutori sia istituzionale che della società civile”.