Carenza di poliziotti. Interrogazione di Tassinari al ministro Piantedosi

Questura Forlì Polizia di Stato

Lunedì 3 aprile, alle ore 12,00 davanti alla prefettura di Forlì-Cesena, i lavoratori del Sindacato italiano unitario di polizia (Siulp) della provincia di Forlì-Cesena hanno organizzato una nuova manifestazione di protesta, “per chiedere di rinforzare urgentemente gli organici della Polizia di Stato in provincia, o vi sarà il rischio concreto di paralisi del funzionamento della sicurezza e soccorso pubblico, a causa dei carichi di lavoro non più sostenibili da parte dei pochi agenti ormai disponibili, costretti molto spesso ad estenuanti turni di lavoro”.

A questo proposito la deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari ha chiesto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con interrogazione a risposta scritta, “quali iniziative intenda adottare per far fronte alle carenze di personale della Polizia di Stato nella provincia di Forlì-Cesena, come denunciato dal Sindacato Siulp”. Spiega la deputata azzurra: “Infatti, stando a quanto riportato nella nota del direttivo Siulp (inviata alla Questura di Forlì-Cesena e per conoscenza al prefetto e al sindaco di Forlì), a causa del mancato turn over, dal mese di aprile presteranno servizio solo 170 dipendenti in Questura e 80 dipendenti nel Commissariato di Cesena. A ciò si aggiunga che, a seguito della riapertura, sono stati assegnati 15 agenti di polizia – che prestavano servizio in Questura e Commissariato – all’aeroporto di Forlì, a scapito, dunque, di organici già esigui. Inoltre, anche presso altri reparti della Polizia di Stato della provincia si registrano tali carenze: in particolare, presso le sottosezioni di Polizia Stradale della provincia manca il 40% dei poliziotti rispetto a quanto previsto dalla nuova riorganizzazione dei reparti decisa dal Ministero dell’Interno mentre la Polizia Postale e la Polizia Ferroviaria di Forlì sono in sottorganico del 50%”.

Stando così le cose, conclude la deputata Tassinari: “È evidente che, in ragione di tali numeri esigui, difficilmente sarà possibile garantire adeguati servizi di sicurezza ai cittadini. Per non parlare poi del concreto rischio di paralisi del funzionamento degli uffici la cui prima avvisaglia è data dalle difficoltà dell’Ufficio Passaporti, che non riesce a smaltire le richieste pervenute”.

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