“Un Piano Comune per il Forlivese. Mi metto a disposizione del Partito Democratico candidandomi a Segretario territoriale del PD”. Esordisce così Alessandro Gasperini, di 33 anni, di professione ingegnere. “Sono cresciuto a Forlì tra Foro Boario, Pianta e Coriano e, pur condividendo i valori del PD fin dalla sua fondazione, mi sono iscritto per la prima volta al Partito Democratico nel momento di maggiore difficoltà, nel 2019, durante la difficile campagna delle elezioni comunali di Forlì, e, da quando ho preso la tessera del PD, non ho mai smesso di dare il mio contributo sia sul piano politico sia civico”.
«Nel 2021 mi sono candidato alle elezioni dei Comitati di Quartiere e sono stato eletto dapprima coordinatore del Comitato di Quartiere Pianta Ospedaletto Coriano, e poi Referente del relativo Coordinamento dei Quartieri – prosegue Gasperini -. Ho trovato grande soddisfazione nella realizzazione di alcune iniziative importanti, come “Donne e Lavoro” e la recente “È sempre il 25 Aprile”. Nonostante le diversità dei punti di vista, ho sempre collaborato al meglio delle mie possibilità con l’amministrazione comunale per tentare di risolvere i problemi dei cittadini. A partire dall’esperienza del quartiere mi sono avvicinato al Comitato No Megastore, che ritengo un buon esempio di come i cittadini dovrebbero organizzarsi in gruppi spontanei per far sentire la propria voce in momenti di difficoltà».
Con l’assemblea di ieri che ha visto le dimissioni del segretario territoriale Daniele Valbonesi e lo scioglimento degli organismi, si è avviato ufficialmente del percorso congressuale di Federazione: “a un anno dalle elezioni amministrative, mi metto a disposizione con lo stesso spirito di servizio con cui mi sono iscritto 4 anni fa. Lo faccio consapevole che stiamo vivendo un momento altrettanto difficile che richiede una svolta unitaria. Oggi è indispensabile che nessuna energia venga sprecata e che tutte e tutti lavorino per costruire un’alternativa credibile alle destre sovraniste e municipaliste”.
“Il Partito Democratico ricopre un ruolo fondamentale nel panorama politico nazionale e locale. Coloro che sono più vicini alla vita del partito ripongono in lui grande fiducia, ma anche chi è più lontano e meno partecipe sa con certezza che la sinistra non può prescindere dalla presenza di un PD forte e compatto – continua il candidato -. In linea con quanto emerso unanimemente da tutte le mozioni presentate al congresso nazionale, anche a livello locale bisogna mettere al centro della nostra proposta politica anzitutto la lotta alle disuguaglianze, intese come ingiustizie socio-economiche e ambientali che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini; ingiustizie che un partito di centrosinistra deve puntare con decisione a ridurre e rimuovere”.
“Infine – conclude – ritengo che in nessun Comune del territorio la partita sia segnata. Anche a Forlì possiamo vincere: non lo dico io, lo dicono i numeri! Iniziamo subito a lavorare portando una sede del partito in centro storico a Forlì e organizzando le nostre grandi feste estive nel capoluogo come in tutti i comuni: saranno l’occasione ideale per tornare a dialogare con i cittadini. Questa è la proposta che metterò in campo se le iscritte e gli iscritti mi daranno fiducia. A tutti i cittadini chiedo fin da ora: partecipate alle iniziative che organizzeremo, solo così potremo tornare a fidarci gli uni degli altri e a costruire una visione di futuro, il nostro Piano Comune. So che in tante e in tanti aspettate occasioni di confronto, arriveranno e saranno preziose. A tutti quelli che ci stanno aspettando da tempo dico di avere fiducia, il Partito Democratico non arriverà impreparato ai prossimi appuntamenti”.