“Ci sono diverse verifiche da fare, a partire dai fondi a suo tempo stanziati, ma la sentenza del Consiglio di Stato che sblocca le opere del nuovo carcere di Forlì è davvero una bella notizia per la città: da questo intervento possono arrivare due importanti risposte, la nuova struttura carceraria e la possibilità di ripensare all’utilizzo della Rocca di Caterina Sforza”. Così Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, commenta la sentenza che ha chiuso il contenzioso sull’appalto della casa circondariale.
“Stavamo attendendo e monitorando da tempo il deposito della sentenza del Consiglio di Stato e non appena appresa la notizia assieme al viceministro Galeazzo Bignami l’abbiamo condivisa con il sindaco Gian Luca Zattini: finalmente i lavori bloccati da tempo potranno ripartire. Certo il tempo trascorso non è esente da conseguenze, andranno riverificati i fondi ai tempi stanziati, andrà riverificata la sufficienza di questi alla luce dei rincari che ci sono stati anche nel comparto delle costruzioni ed altro ancora, ma ora rallegriamoci della notizia positiva che può dare un nuovo volto alla città di Forlì: il nuovo carcere e la restituzione della storica Rocca alla città non è cosa di poco conto – conclude Buonguerrieri -. L’impegno affinché i lavori ripartano celermente sarà massimo”.
“Lo sblocco dei cantieri per la costruzione del nuovo carcere di Forlì, nella zona del Quattro, è una buona notizia, in base al parere definitivo del Consiglio di Sato su un contenzioso che teneva bloccati i lavori dal 2019”. Lo sostiene la deputata di Forza Italia e coordinatrice azzurra regionale dell’Emilia Romagna, Rosaria Tassinari, apprendendo la notizia dal Ministero delle Infrastrutture, cui l’aveva comunicata il Consiglio di Stato.
Commenta la deputata Tassinari: “Mi unisco alla soddisfazione del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, per la ripresa dei lavori nella nuova struttura da realizzare presto, perché la vecchia nella Rocca di Caterina Sforza ormai è inadeguata. Risolvere il sovraffollamento delle carceri è un vantaggio per il benessere e la rieducazione dei detenuti, ma anche per il lavoro di tutti quelli che vi operano, dalla polizia penitenziaria a tutto il personale carcerario”.
La deputata di Forza Italia, che conosce bene la situazione, anche come ex assessore comunale al welfare e per essersi interessante nel recente passato dello sblocco dei lavori presso il competente ministero, sottolinea: “A Forlì il carcere è una realtà viva nella città e nel territorio, non chiusa in se stessa, ma aperta a varie associazione di volontariato che collaborano con le istituzioni pubbliche, sia carcerarie sia comunali e con il mondo sanitario e sociale delle istituzioni del settore. Quindi, il nuovo carcere risponderà ad una vita carceraria adeguata alle leggi e alla nuova concezione della pena e della riabilitazione delle persone che si trovano a dover scontare la pena inflitta dal sistema carcerario. L’umanità della pena, che la nuova struttura potrà garantire, è uno dei primi obiettivi di un sistema carcerario moderno, inserito a pieno titolo nella realtà sociale del territorio in cui opera, come da anni avviene a Forlì, grazie alla collaborazione fra l’istituzione carcere nel suo complesso e le varie realtà sociali, culturali e del volontariato che operano in città”. Conclude la deputata Tassinari: “Liberando poi la Rocca dal carcere, quello storico monumento troverà una degna destinazione per attività culturali, che potranno arricchire la già ricca vita culturale di Forlì”.