Con la rievocazione delle Mille Miglia il Comitato Pro Forlì Storico-Artistica, presieduto da Gabriele Zelli, ha chiesto agli artisti forlivesi Alvaro Lucchi e Davide Sarasini di realizzare due opere pittoriche da trasferire su cartolina. Attraverso le due cartoline si intende lasciare un ricordo ai tanti concittadini che nella serata di martedì 13 giugno confluiranno in piazza Saffi per ammirare le storiche auto che parteciperanno alla manifestazione. La loro presenza farà riemergere nei più anziani i ricordi dei passaggi della corsa negli anni successivi al Secondo conflitto mondiale.
In una cronaca del 21 giugno 1947 si può leggere: “Dalle 23,00 di questa notte alle 4,00 di domani, lungo la via Ravegnana, porta San Pietro, viale Matteotti, piazzale della Vittoria, viale Roma non si dormirà. Alle 1000 Miglia della rinascita partecipa, al volante di una Lancia Aprilia, anche un forlivese, Dino Tullini, già noto agli sportivi romagnoli per le affermazioni riportate in campo automobilistico negli anni fra il 1938 e il 1940 (in quella occasione Tullini conseguirà un nuovo successo, coprendo la distanza di 1630 chilometri alla media di poco inferiore ai 100 orari e vincendo la classifica di categoria). Alle prime luci dell’alba l’altoparlante avverte l’imminente arrivo della Cisitalia 1100 scoperta, condotta da Tazio Nuvolari. Ormai anziano, ammalato e duramente provato dalla morte dei figli Giorgio e Alberto, il mitico campione mantiene intatta la sua classe essendo al comando della corsa. L’accoglie alle porte di Forlì un boato che l’accompagna ininterrottamente fino all’uscita della città”.
Sempre a proposito di passaggi della corsa occorre ricordare quello dell’anno successivo, così descritto nel libro “Usfadè” di Salvatore Gioiello e Lieto Zambelli, edito nel 1992 dalla Cassa Rurale e Artigiana di Forlì: “Nel 1948, poi, l’entusiasmo dei forlivesi salirà alle stelle. Gli organizzatori delle 1000 Miglia disporranno nel piazzale della Vittoria un posto di controllo: tutte le auto si fermeranno ed i piloti saranno a… breve distanza dagli appassionati spettatori. E ancora una volta ci sarà il grande Tazio Nuvolari, al volante di una Ferrari 166 spider, che transiterà al controllo forlivese lanciatissimo all’inseguimento di un altro concorrente che supererà in Umbria”.
Nuvolari, che in seguito ad un incidente non riuscì a vincere quella che fu la sua ultima 1000 Miglia, nel 1947 aveva partecipato a Forlì al 1° Circuito Automobilistico “Luigi Arcangeli” arrivando al traguardo addirittura con due giri di vantaggio sul secondo classificato. Nei quadri realizzati dai due artisti c’è un esplicito riferimento a quel periodo, all’atmosfera di entusiasmo e di partecipazione popolare che l’evento sapeva promuovere. Alvaro Lucchi colloca una delle auto delle 1000 Miglia sulla via Ravegnana, mentre sfreccia a tutta velocità sul rettilineo davanti al Foro Boario mentre un gallo scappa via impaurito (una scena abbastanza frequente sulle strade dell’epoca).
Davide Sarasini ha dipinto una delle vetture mentre taglia il traguardo della tappa cittadina con sullo sfondo due monumenti di Forlì, come la porta di Schiavonia, dove durante l’edizione 2023 i concorrenti transiteranno, e la statua di Icaro. Appare inoltre la figura di un ciclista proteso a rincorrere le auto che vuole essere un chiaro omaggio al campionissimo Ercole Baldini, che in quanto a velocità e potenza non è stato secondo a nessuno, tanto che fu soprannominato “il treno di Forlì”. All’opera di diffusione delle due cartoline contribuirà il Circolo Filatelico Numismatico Forlivese.