“Quando si dice che la politica è lontana dai territori, non è uno slogan, ma un invito ad intervenire nel merito delle questioni dopo avere approfondito i temi e senza schierarsi in modo pregiudiziale”, afferma Simona Vietina, sindaco di Tredozio e già membro della Camera dei Deputati.
“L’VIII commissione svoltasi alla Camera ha fatto emergere l’entità delle risorse impiegate dagli Enti Locali nell’immediatezza e di quelle che saranno necessarie nel prossimo futuro per ricostruire le opere pubbliche, riconfigurare i territori martoriati da alluvione e smottamenti. È necessario precisare che, in un caso come questo, gli Enti Locali non hanno seguito le procedure ordinarie di gara per appaltare lavori, perché la vita delle persone era in pericolo ed era necessario dare risposte immediate”, continua Vietina, che si sofferma sull’aspetto tecnico del procedimento.
“I sindaci e le amministrazioni provinciali hanno seguito la procedura di ‘somma urgenza’ che consente l’affidamento in maniera diretta e senza lungaggini a ditte specializzate, ad esempio, per poter procedere alla rapida riapertura di strade o alla riparazione di argini. E tutto questo senza disporre di fondi supplementari, ma semplicemente attingendo dal bilancio dell’Ente, che finisce talvolta per andare in deficit. Le operazioni svolte in somma urgenza sono tutte rendicontate, deliberate e verbalizzate agli atti, dunque facilmente documentabili verso chiunque ne faccia richiesta”.
Sottolinea il sindaco di Tredozio: “Si tratta di spese fatte con grande attenzione ai bisogni primari della popolazione nel momento in cui chiedeva aiuto a tutela della propria incolumità. Questa è stata la priorità, anche se il fabbisogno economico in molti casi eccedeva le reali disponibilità di cassa, in attesa di fondi compensativi da parte del governo centrale o regionale”.
Conclude Simona Vietina: “La ricognizione dei danni e le previsioni di spesa chieste piuttosto velocemente e in carenza cronica di tecnici soprattutto nei Comuni più piccoli, hanno fatto sì che le cifre dichiarate siano state determinate anche da criteri prudenziali e di esperienza. Ovviamente, la veloce nomina di un commissario alla ricostruzione e di una task force di tecnici competenti, conoscitori della macchina amministrativa locale e mossi da spirito di reale vicinanza alla popolazione colpita, renderà più puntuale la conta dei danni e più efficace e veloce l’avvio delle opere necessarie per il ritorno alla normalità”.