Mercoledì scorso la sindaca di Tredozio Simona Vietina ha relazionato sullo stato in cui imperversa l’entroterra romagnolo nel corso di un’audizione alla commissione ambiente, territorio e lavori pubblici alla Camera dei Deputati. “È stata un’occasione preziosa per portare all’attenzione della politica nazionale il reale impatto dell’alluvione sui nostri territori, per sottolineare l’urgenza dei finanziamenti utili a ripianare i debiti fuori bilancio contratti nella fase di ‘somma urgenza’ dagli Enti Locali e per ponderare l’impatto economico della ricostruzione, che si protrarrà certamente per alcuni anni”, dichiara Vietina.
“Per il solo Comune di Tredozio che io rappresento, abbiamo stimato oltre 20 milioni di euro per un ripristino di condizioni di viabilità accettabili, per riaprire i valichi e le vie di comunicazione intra regionali, per tracciare percorsi alternativi a quelli ormai distrutti, per dare una significativa iniezione di fiducia alla popolazione e alle aziende, evitando l’abbandono del nostro territorio”.
Stanno trascorrendo le settimane e ancora non si intravede la nomina di un commissario per la ricostruzione. Il sindaco Vietina però ha già un suggerimento per colui che avrà questo incarico. “Mi auguro che il commissario sia super partes ed oggettivo e che del comitato tecnico proposto dal governo a supporto del commissario, facciano parte anche sindaci dell’entroterra. Sarebbe infatti un errore non coinvolgere i rappresentanti dei territori interni, che hanno specificità differenti dalla pianura. Difatti, mentre in montagna il danneggiamento ai beni privati è stato più contenuto, i danni maggiori si sono avuti all’infrastruttura pubblica. Inoltre, devono essere pianificati interventi a monte per la regimazione delle acque e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, portando sicuro beneficio anche ai territori a valle”.
Infine, la preoccupazione dell’ex deputata Vietina è anche rivolta alla stagione turistica estiva. “L’attenzione dei mass media è focalizzata spesso sulla riviera. Non dimentichiamoci però del nostro splendido e apprezzato entroterra, che negli ultimi anni ha lavorato molto per valorizzare la propria offerta turistica. L’importante presenza di camper, ciclisti e moto, che solitamente durante l’estate affollano il territorio collinare e montuoso della Romagna, oggi è solo un ricordo. Le stringenti limitazioni al transito delle strade stanno facendo desistere i turisti dal frequentare i nostri paesi, con gravi ripercussioni economiche. L’auspicio è che non trascorra altro tempo prima dell’avvio delle essenziali opere di ricostruzione di cui abbiamo bisogno”.