Zattini: «Con la Cisl importante momento di confronto. La Cgil? È già in campagna elettorale»

Gian Luca Zattini tra la polizia locale

Nella giornata che ha visto da una parte il consiglio generale della Cisl Romagna alla Camera di Commercio e, dall’altra, l’intervento del segretario generale della Cgil Maurizio Landini al parco di via Ribolle, arrivano le parole di stima del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, nell’ambito del primo incontro e la netta presa di distanza dal secondo.

Il consiglio generale della Cisl ha rappresentato un importante momento di confronto per riflettere insieme sulla straordinaria risposta del nostro territorio all’evento alluvionale dello scorso 16 maggio. Nel corso della mattinata è emersa l’unanime consapevolezza che per superare l’emergenza è necessario uscirne insieme, in un clima di collaborazione e unità, puntando sulla forza e la determinazione delle nostre comunità. La Romagna, come recita il titolo del convegno, riparte insieme e solo grazie alla volontà di fare squadra. Non è questo il tempo delle divisioni e delle polemiche, di qualunque colore esse siano. Dalla voce del Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, da quella dell’assessore Colla e dei presidenti delle Provincie della Romagna è risuonato forte e chiaro l’appello a non strumentalizzare la tragedia dell’alluvione, a non farne terreno di scontro politico e a stare alla larga da sommari giustizialismi. Appello al quale mi associo con grande determinazione. Non abbiamo bisogno, né ora né mai, di persone che fanno di tutto per rendere l’emergenza l’anticamera della prossima campagna elettorale”.

È duro quindi il commento che il sindaco Zattini riserva alle dichiarazioni di Maria Giorgini, segretaria forlivese della Cgil: “prendo atto, invece, che per la Cgil di Forlì è partita la campagna elettorale. Le parole della Giorgini denotano un forte approccio divisivo e violento, che mal si coniuga con lo spirito di unità e collaborazione che è emerso dal consiglio generale della Cisl e dagli interventi dei singoli relatori, sindaci e rappresentanti delle istituzioni locali. È evidente che queste persone giocano fuori dal coro e non vogliono il bene della città. Il loro unico interesse è puntare il dito contro la macchina comunale e cavalcare la tragedia dell’alluvione per raggranellare fragili consensi. Non è questo quello che ci chiedono i forlivesi e le famiglie alluvionate – conclude Zattini -. Soprattutto, non è quello che ci si aspetta da un sindacato che si vanta di essere al servizio dell’intera comunità”.

«Prendiamo atto che la campagna elettorale di Maria Giorgini, accostata tempo fa come candidata sindaco del Pd alle prossime amministrative, è iniziata. Da chi dovrebbe semplicemente occuparsi dei diritti dei lavoratori, unire la città è qualcosa di vergognoso e fuori luogo svelando di fatto la discesa in campo per sostenere una parte politica che non ha nessuna intenzione di condividere e risolvere i problemi. Dove è finito il bene comune? La condivisione, l’inclusione, lo spirito di squadra? I famosi intenti tanto millantati dove sono spariti? Ai cittadini forlivesi è sufficiente ammettere che sulla loro pelle si smania dalla voglia di prendere consensi ad ogni costo. Dispiace che la mia città debba assistere, in un momento così tragico, ad uno spettacolo pietoso che non gioca a favore di chi chiede l’unione di tutta la politica cittadina per uscire da questa tremenda situazione» è il commento di Albert Bentivogli segretario comunale Lega Salvini Premier.

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