«Dopo aver inaugurato in pompa magna i restaurati giardini del Parco della Resistenza in Piazzale della Vittoria, spacciandoli come idea propria e stando ben attenti a non far trapelare che si trattava di un progetto del programma pluriennale della Giunta precedente dopo poco li hanno chiusi. Ciò che i forlivesi conoscono per lo più come “i giardini pubblici” sono chiusi da una decina di giorni. Molti cittadini si lamentano del cancello chiuso. Solo un minuscolo e sciatto cartellino appiccicato alla meglio al cancello ne spiega le ragioni: verifiche alla stabilità degli alberi» attaccano Maria Grazia Creta, Alessandro Ronchi di Europa Verde Forlì-Cesena.
«La sciatteria di chi dovrebbe dare informazioni corrette nasconde che solo una parte del Parco sarà oggetto di verifica, il resto è aperto, vi si accede da via 2 giugno, via Zanchini e via Bolognesi. “Create disagi su disagi” si firma un cittadino mentre “esprimo forte disappunto” scrive educatamente un secondo a cui aggiunge “concordo” un terzo, anch’egli con tanto di firma. Anche da queste piccole cose si può verificare il baratro di inefficienza e pressapochismo in cui sprofonda giorno dopo giorno questa amministrazione e a farne le spese sono i cittadini, a cominciare da quelli che magari non hanno i soldi per andare in vacanza. Che ci voleva fare un paio di cartelli ben fatti e spiegare come stanno le cose?» concludono Creta e Ronchi.