Pizza da Leo

Il + e il Menu

Pizza al taglio “Pizza da Leo”
Cervia – Circ.ne Sacchetti 118
Tel 0544 1888145 (filale a Cesenatico-V.le Roma, 16). Anche da asporto.
Aperto tutti i giorni da pranzo a cena.
Domenica chiuso a mezzogiorno.
Tavolini, pochi (piccolini, tipo Parigi) all’interno del locale; in fondo un piano d’appoggio tipo self-service USA.

Come mi son permesso di dire sia su www.4live.it che su altri blog, la pizza al taglio in Italia è un must. Me ne accorgo, ad esempio, quando vado in Francia per lavoro: lì la pizza al taglio (ed il gelato) è sinonimo di “Made in Italy”.
Si tratta di una semplice pizza, ma lavorata a mano; a lunghissima lievitazione; minimo 72 ore di lievitazione; ricetta di alta qualità (romana); ingredienti semplici e genuini. Questa pizza ha proprietà che la rendono altamente digeribile: meno calorica e più gustosa.

Chi è Leo. Leo è un pugliese (50enne) che ha lavorato molti anni nel Lazio. Lì ha imparato la ricetta di questa pizza che lui definisce orgogliosamente “Romana” benchè a me fosse sembrata napoletana, visto il tipo di impasto che mi ricorda tanto quella dell’amico omonimo “Gigi” della “Pizzeria Barone Rosso” a Medicina (BO). Il segreto sta nella semplicità, mi ha svelato Leo. Cioè prodotti genuini e tanto lavoro.
I gusti principali sono: Margherita; Bianca (tipo spianata); Rossa al pomodoro (No mozzarella!); Rossa + bufala; Rossa + salame piccante; Bianca con zucchine + pancetta rotolata; Bianca con cipolla + speck; Rossa al prosciutto cotto, carciofini, olive.

Tutte buone. La pizza a prima vista è un po’ gonfia, un po’ “sgonfia”. Cioè è irregolare, ma non spaventatevi. La parte “gonfia” è una delizia, sarà ben lievitata, mai cruda, come deve essere la pizza “alta”, cioè assolutamente non cruda. Leo serve la pizza senza mai toccarla con le mani, la pizza (quadrati irregolari) viene quindi tagliata con delle strane forbicine in tanti piccoli settori triangolari, viene servita su una base o vassoietto di cartoncino alimentare con un tovagliolino e posate di plastica. Leo mi ha spiegato che questa pizza, contenendo molta acqua, è dietetica, inoltre deve (necessariamente) essere riscaldata una volta che va via dalla grande teglia, poichè così facendo si “rivitalizza”, l’acqua esce, la pizza diventa più saporita. 
L’uovo di Colombo sta nell’impasto che, come detto, lievita 72 ore minimo. 

Gigi Arpinati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *