Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna ha depositato oggi un’interrogazione in cui chiede chiarimenti alla giunta regionale relativamente al ruolo di Arpae nei procedimenti di valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (ValSAT) dei piani urbanistici a seguito dell’approvazione della delibera di giunta del 7 agosto “Precisazioni in ordine ai compiti e ai contenuti della relazione istruttoria di Arpae nell’ambito delle istruttorie di Valsat i piani urbanistici”.
Nei giorni scorsi diverse associazioni ambientaliste dell’Emilia-Romagna, tra cui Italia Nostra e Legambiente, hanno espresso aspre critiche sia rispetto alla legittimità della delibera approvata senza il previo coinvolgimento dell’Assemblea legislativa, sia rispetto al ridimensionamento del ruolo di Arpae che, alla luce della delibera, non è tenuto ad esprimere valutazione positiva o negativa del procedimento di ValSAT né è tenuta, nella fase della preistruttoria, a dare il proprio contributo, se non a titolo oneroso, a Province e Città metropolitana di Bologna, che sono per legge titolari dei procedimenti di ValSAT.
Anche all’interno di Europa Verde e del gruppo consiliare sono stati sollevati interrogativi sulla ratio della delibera, interrogativi che si aggiungono alle note critiche da parte dei Verdi alla Legge Regionale 24/2017.
“Si tratta di una vicenda estremamente complessa che ha fatto discutere molto sia sulla natura dello strumento di delibera adottato, sia sul depotenziamento del ruolo di Arpae e sulla resa dei suoi servizi a titolo oneroso, a parte la valutazione di sostenibilità ambientale che è tenuta a svolgere – dichiara Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa -. Con la nostra interrogazione vogliamo contribuire ad arrivare a un chiarimento formale portato nella competente commissione dell’Assemblea legislativa. La delibera del 7 agosto rimanda infatti ad un autentico reticolo di leggi regionali urbanistiche (tre per la precisione) e ad altri provvedimenti che regolano gli strumenti di valutazione d’impatto”.
“È necessario fare chiarezza e sgombrare ogni ombra, anche alla luce dell’alluvione che ha devastato la Romagna e che ha fatto crescere la sensibilità dei cittadini sul rigore che deve accompagnare la stesura dei piani urbanistici e la loro valutazione. Alla giunta chiediamo quindi di chiarire le motivazioni e le implicazioni della delibera e, alla luce delle criticità denunciate pubblicamente da vari soggetti nell’interpretazione giuridica di tale atto, per quale ragione abbia scelto lo strumento della delibera. Infine – conclude la consigliera Zamboni – chiediamo se non si ravvisi l’esigenza di rafforzare il personale di Arpae per garantire al territorio regionale un presidio ambientale adeguato alle necessità portate dall’acuirsi dell’emergenza climatica”.