«Stamattina il sindaco si è presentato alla scuola elementare Rivalti, chiamando con sè i giornalisti che lo hanno ripreso in un discorso sul rispetto e sulla diversità, che probabilmente aveva preparato per la sua maggioranza in Consiglio. Mentre le riprese lo mostrano guardare il soffitto pieno dei pensieri e buoni propositi degli alunni, ci chiediamo se abbia fatto un sopralluogo anche nelle stanze sotterranee dell’istituto, che ci dicono colpite dall’alluvione ed inutilizzabili, come invece avveniva anno scorso per il doposcuola. Mentre la vicina Cesena già a giugno aveva pubblicato un elenco dei danni subiti dagli edifici pubblici, non ci risulta una simile mappatura per il Comune di Forlì, e quindi i genitori hanno avuto questa informazione solo settimana scorsa. E ancora nessuna risposta è stata data a chi ha chiesto un censimento dei danni dei privati, necessario per capire dove intervenire con rapidità necessaria» si legge in una nota di Europa Verde.
«Questa attività elettorale fatta di eventi di piazza e intrattenimenti vari, inaugurazioni e presentazioni di libri, nastri per piscine e giardini è in estremo contrasto con la paura e la situazione che parte importante della città ancora sta vivendo. Abbiamo visto che una breve pioggia, pur intensa, ha dato ragione ai cittadini preoccupati, e la città è andata di nuovo sott’acqua, nonostante le rassicurazioni sui lavori di messa in sicurezza fatti dall’assessore Petetta. Il ripristino della funzionalità del sistema fognante e delle canalizzazioni per il deflusso delle acque avrebbe dovuto impegnare tutte le strutture tecniche della Amministrazione stabilendo che la parte di competenza Comunale di messa in sicurezza del territorio aveva la priorità assoluta. Ciò non è avvenuto. Chi governa la città ha messo in moto la macchina di propaganda per le prossime elezioni comunali come se non fosse successo nulla e vuole puntare i riflettori su altro, spostandoli sui progetti realizzati grazie ai soldi del Pnrr, sulle inaugurazioni e sul contorno di feste e musica» insistono gli esponenti di minoranza.
«Ciò si sta rivelando un errore clamoroso, sia per l’insofferenza che mostrano i cittadini nei confronti di queste esibizioni fuori luogo di una presunta efficienza sia perchè da metà maggio lo scenario è cambiato, oggi i forlivesi hanno priorità del tutto diverse. I cittadini oltre al ristoro dei danni subiti chiedono di vivere in un territorio sicuro dove ogni pioggia non si trasformi in un incubo. Vogliono sapere che gli edifici scolastici sono al sicuro, avere notizie certe sul ripristino della fruibilità degli spazi. Ma si sa, le fogne non si vedono, i danni non dichiarati non sono visibili, la sicurezza si vede solo quando è troppo tardi: perché perdere tempo a rimettere in sesto? Smettano dunque la propaganda e concentrino le loro forze a rimettere in sesto la città, sappiano che da questo saranno giudicati» conclude Europa Verde Forlì-Cesena.