La regione rimborsa dopo 6 anni. Buonguerrieri: «Bonaccini si scusi invece di impartire lezioncine»

Alice Buonguerrieri Camera Deputati

Parlare è sin troppo facile, fare è tutta un’altra cosa: prima di criticare il governo, che in 2 mesi ha stanziato 4,5 miliardi per far fronte ai danni dell’alluvione, dopo 3 mesi ha iniziato a rimborsare gli enti pubblici e dal 15 novembre lo farà coi privati, il presidente Bonaccini guardi al suo operato. Solo dopo 6 anni, come si evince dal suo decreto del 7 settembre, e un lungo percorso burocratico, arriveranno a Forlì i rimborsi, promessi per l’alluvione del maggio 2019: infatti secondo il Decreto della Regione le somme saranno erogate entro la fine del mese di febbraio 2025. E questa sarebbe l’efficienza tanto decantata dalla sinistra? Alla luce di questi risultati si permettono pure di impartire lezioncine al governo? Se avessero un minimo di decenza, dovrebbero solo lavorare in silenzio per cercare di rimediare almeno in parte alle loro evidenti responsabilità”. Lo dichiara Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia.

Solo nel dicembre scorso, quindi dopo tre anni e mezzo dall’evento, era arrivata una prima anticipazione – aggiunge il parlamentare – I danni, lo ricordiamo, in questo caso sono rimborsabili nel limite dell’80%, mentre il governo si è preso l’impegno a coprire la totalità dei danni subiti da cittadini e imprese nel maggio scorso. Sei anni per dare ristoro a 89 alluvionati con circa 590mila euro, questa è l’entità dell’intervento della Regione, è un’eternità: Bonaccini dovrebbe solo scusarsi con i cittadini per questo iter così lungo e complesso. Ma dovrebbe anche scusarsi perché, nel frattempo, non ha mosso un dito per cercare di evitare che la stessa cosa potesse accadere nuovamente. È bene infatti precisare che l’alluvione del 2019 di Forlì ha colpito la stessa zona finita sott’acqua anche nel maggio scorso – conclude Alice Buonguerrieri – dove quindi in questi anni la Regione non è neppure intervenuta per mettere in sicurezza il territorio“.

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