1. Se il Mondo ci osserva come persone e la Terra come specie, dove avrà guardato il Covid? La specie è stata minacciata, ma le persone stanno smarrendo (sembra) la memoria del Mondo.
2. Le più fragili e anziane, danneggiate nella rete delle relazioni, sono rimaste impigliate in una solitudine muta e irreversibile. Le più giovani, provate dall’inquietudine, si abbandonano spesso al complotto, alle false notizie e alle seduzioni apocalittiche. Politiche del mistero, devoluzione di pensiero.
3. Le aspettative nuove però non si sono ancora affacciate: in compenso molti si sentono già perdenti. Di sicuro hanno perso la saggezza della continuità, il valore dei tempi immersivi (ah, il passato prossimo! Ah, il futuro!), di cui percepiscono un vago senso nostalgico.
4. Di qui, come surrogato, la passione per la storia spettacolare. La storia raccontata come un esperimento di Frankenstein. Ci limitiamo a guardare da fuori, aspettando il momento “wow!”.
5. È un’epoca nuova o una nuova era, quella dischiusa? O solo il battito di ciglia di una delle solite, noiose generazioni?
Roberto Balzani