La giunta regionale mette a disposizione 3,3 milioni di euro sotto forma di finanziamenti a tasso zero per le imprese del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi delle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini colpite dall’alluvione di maggio. Il denaro potrà essere utilizzato per l’acquisto di scorte e attrezzature danneggiate o per ripristinare le parti di immobili deteriorate. Il finanziamento massimo agevolato è di 50.000 euro con un contributo regionale pari a 5.000 euro per l’abbattimento integrale dei tassi di interesse. Le domande dovranno essere presentate ai Consorzi fidi entro il 30 giugno 2024.
Un’idea simile, a Forlì, l’aveva avuto l’assessore comunale al bilancio, Vittorio Cicognani. Un’idea che scatenò polemiche, tanto che non se ne fece nulla. Una proposta, quella dell’amministratore forlivese, che il direttore di Ascom-Confcommercio Alberto Zattini, definisce “lungimirante”. La proposta, ricorda, “consisteva nell’ utilizzare parte delle risorse ricavate dalle donazioni per pagare gli interessi generati da prestiti “ponte” che avrebbero garantito liquidità a imprese e famiglie , in attesa dei contributi statali“.
Di fatto la situazione attuale, ‘fotografata’ anche dall’iniziativa regionale “Una sollevazione popolare animata e strumentalizzata da soggetti con evidenti interessi politici , che ha portato il sindaco di Forlì, opportunamente, a creare una commissione specifica con il compito di capire come utilizzare quelle risorse“: così Zattini ripercorre quei giorni di polemica politica.
“E intanto il tempo passa e una proposta che si sarebbe potuta concretizzare in poco tempo è stata sabotata dalla campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative“. Non è la prima volta che questo avviene. “In questi mesi abbiamo visto i partiti scontrarsi sui temi riguardanti l’alluvione, senza considerare che a pagare i ritardi della messa in atto dei provvedimenti sono cittadini e imprese, alcune delle quali costrette a chiudere dopo i fatti tragici di maggio. Mi chiedo se tra chi oggi in prima fila riempie la Regione di elogi, non ci sia chi contestava l’assessore Cicognani, che non ha certamente bisogno di essere difeso da Ascom, perché qui si discute solo e semplicemente della bontà di un’idea“.