«Finalmente nelle scorse ore la giunta ha approvato la delibera per l’avvio dell’iter di stanziamento delle donazioni per gli alluvionati, ponendo fine ad un’incredibile attesa prolungatasi per oltre tre mesi. Purtroppo, nonostante le promesse, le risorse a disposizione rimangono solamente quelle donate dai cittadini forlivesi, senza che l’Amministrazione si sia sentita in dovere di aggiungere anche un solo euro del proprio bilancio per rafforzare il fondo. Allo stesso modo rileviamo con preoccupazione che il lungo iter previsto per l’erogazione dei fondi (avviso pubblico per presentazione delle domande, istruttoria sulle richieste arrivate, predisposizione di una graduatoria) rischia di prolungare ancora per mesi l’attesa delle vittime del fango» si legge in una nota a firma del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Forlì & Co.
«In merito ai contenuti del bando, particolare dibattito ha suscitato la decisione di introdurre una clausola di esclusione, fissata a 25.000 euro di soglia Isee. A tale proposito riteniamo opportuno precisare che la bozza di modulo trasmessa dalla Commissione alluvione alla Giunta e alle parti sociali non faceva riferimento ad alcun tipo di criterio escludente rispetto all’accesso alle donazioni. Ciò che al termine della Commissione era stato proposto, semmai, era che l’ammontare dei singoli contributi, ai quali avrebbero avuto comunque diritto tutti gli alluvionati nessuno escluso, venisse determinato sulla base di due parametri: uno proporzionale ai danni subiti e uno alle condizioni socio-economiche del nucleo familiare (ricorrendo giocoforza a tal fine allo strumento dell’Isee, non avendo la Giunta mai realizzato il censimento dei danni e bisogni richiesto dagli alluvionati)» insistono i gruppi consiliari di minoranza.
«Tutto ciò per garantire la massima equità nella distribuzione di risorse comunque del tutto insufficienti a fronte dello stato di abbandono in cui i cittadini alluvionati sono stati lasciati dal governo. La clausola escludente di 25.000 euro di Isee è dunque frutto di una autonoma determinazione dell’Amministrazione comunale, che peraltro ha pubblicato la delibera senza alcun ulteriore passaggio in Commissione o Consiglio comunale. Chiediamo quindi al sindaco Zattini di cessare di diffondere, tramite comunicati stampa e i suoi canali social ufficiali, ricostruzioni dei fatti destituite di fondamento e di assumersi, come doveroso per un amministratore pubblico, la responsabilità delle proprie scelte davanti ai cittadini» concludono i gruppi consiliari Partito democratico, Movimento 5 Stelle e Forlì e co.