«Le dichiarazioni di autodifesa sulle spese folli per le luminarie da parte del capogruppo della Lega Nord sono imbarazzanti. Secondo la destra azzerando la spesa si potrebbero consegnare solo 175 euro a famiglia alluvionata, contando 4.000 famiglie e quindi un totale di spesa di 700.000 euro. Sembrano nulla? Intanto è curioso vedere già smentita dal suo partito l’assessora Cintorino, che aveva appena dichiarato che ci sarebbe stato un risparmio rispetto al bilancio deliberato. Rispetto al preventivo di 740.000 € il risparmio tanto sventolato sarebbe quindi di 40.000? È chiaro che questa cifra non ripara i miliardi di danni del territorio, per il quale si attende che il governo dia seguito alla promessa di ristorare completamente i danni. Ma si può dire così in tranquillità che questi soldi sarebbero inutili per le famiglie colpite? Con lo stesso ragionamento secondo Bentivogli lo sarebbero quindi anche le cifre provenienti dalle donazioni, che calcolo simile ammonterebbero a 275 €? Dividendo la cifra solo per le famiglie più in difficoltà la cifra aumenterebbe, ma evidentemente poco importa alla giunta» si legge in una nota di Europa Verde Forlì.
«Il buon senso avrebbe fatto scegliere una scelta più sobria nella spesa, ma certamente non meno adeguata: sarebbe bastato riutilizzare le installazioni già acquistate gli anni precedenti a suon di centinaia di migliaia di euro per avere una decorazione comunque efficace. Cesena ha deciso di spendere poco più di un decimo di quanto farà Forlì, e riteniamo che sia un buon segnale. Invece un’altra decisione pessima è quella di riportare in piazza la pista di pattinaggio di ghiaccio all’aperto, che è un enorme spreco di energia che dimostra come il Comune si disinteressi delle cause del cambiamento climatico, che porta ad un aumento di frequenza e inasprimento degli eventi estremi. Forse la decisione di non risparmiare è dovuta al senso di colpa di aver di fatto spostato il baricentro della città al casello autostradale? Speravamo che il sindaco Zattini dopo il disinteresse nel suo mandato al contrasto dell’emergenza climatica, una volta vista la città sotto il fango e l’acqua avesse finalmente cambiato idea. Invece la campagna elettorale della Giunta è già iniziata da tempo, e non si può rallentare la corsa al consenso» conclude Europa Verde Forlì.