Da giugno 2019 ad oggi, sono 162 le opere appartenenti al patrimonio artistico dei Musei Civici e della Biblioteca Saffi di Forlì date in prestito a importanti musei e istituzioni culturali in occasione delle più grandi mostre d’Italia e all’estero. “Il Comune di Forlì, in questi anni, ha rivolto particolare attenzione ad intraprendere e coltivare rapporti di collaborazione con istituti museali di tutta Europa” spiega l’assessore Valerio Melandri.
Firenze con la Galleria degli Uffizi e il Museo Nazionale di San Marco di Firenze, Parigi con il Louvre, Varsavia con il Castello Reale, Milano con il Castello Sforzesco e le Gallerie d’Italia, Torino con il GAM, Bologna con la Pinacoteca Nazionale, Ferrara con Palazzo dei Diamanti, Trento e Rovereto con il Mart, Genova con il Palazzo Reale, Mantova con Palazzo Te, Siena con Santa Maria della Scala, Gubbio con Palazzo dei Consoli, Macerata con Palazzo Buonaccorsi, Ravenna con il MAR, sono solo alcune delle città in cui sono approdate in prestito le opere forlivesi.
“Tale dinamica testimonia l’importanza ed il valore dei capolavori conservati nelle collezioni comunali ed il riconoscimento di Forlì come città d’arte a livello nazionale ed internazionale”. Decine di disegni, acquerelli, dipinti, gessi, statue in bronzo, affreschi, oli su tela e tempere “made in Forlì”, hanno suscitato l’attenzione e l’interesse delle rassegne d’arte e di cultura più celebri di questi ultimi quattro anni. Tra i capolavori più noti andati in prestito ci sono Il Beato Angelico, Guido Cagnacci, Lorenzo Costa, Giovanni Fattori, alcuni capolavori della Collezione Verzocchi, Giacomo Balla, Adolfo Wildt, La Dama dei gelsomini e Il Pestapepe, Albrecht Durer, i disegni di Felice Giani e quelli di Romolo Liverani.
“Le nostre opere sono state protagoniste anche delle grandi mostre del San Domenico, come quelle dedicate a Dante e alla Maddalena. Il diffuso interesse del mondo espositivo per il nostro patrimonio museale – conclude l’assessore Melandri – dimostra come i Musei Civici forlivesi siano inseriti a pieno titolo nel panorama culturale italiano e internazionale. Non solo. La partecipazione a queste mostre da una parte costituisce uno strumento importante di valorizzazione e promozione della città di Forlì, dall’altra permette alle opere forlivesi di essere studiate all’interno di nuovi ed inediti contesti”.