“Gli edifici razionalisti sono un patrimonio di tutti i cittadini e una parte fondamentale della storia dell’architettura che viene studiata in tutto il mondo e ora l’Unione Europea vuole metterci le mani con un progetto dalle finalità non meglio identificate definendola “dissonante”. E, ovviamente, il Sindaco di Cesena non perde occasione per mettersi alla testa di questo piccolo esercito di “armonizzatori” che odorano di ‘cancel culture’. Credo che a Cesena di dissonante ci sia solo un PD ossessionato dalla volontà di cancellare la storia e il passato che fa di tutto per spostare l’attenzione lontano dalle proprie mancanze sul fronte dell’alluvione”. Così Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia.
“Indicare come dissonante gli edifici e i luoghi del nostro Paese espressione dell’architettura razionalista è una sciocchezza: sono dissonanti i tribunali o le scuole? I municipi o i teatri? E dissonanti rispetto a cosa? Non siamo a un concerto di musica da camera: questi luoghi sono un valore e un patrimonio del territorio e, anzi, troppo spesso sono stati trascurati e non valorizzati adeguatamente. Lattuca farebbe meglio ad alzare il naso dal Libretto Rosso dal quale tira fuori certe idee e provare a guardare quanto accade vicino a lui: il progetto del Miglio Bianco di Forlì è un esempio di come si possa e si debba valorizzare un’espressione artistica e architettonica che di certo non può essere relegata a semplice ‘manifesto del regime’. I termini del progetto sono ancora vaghi e fumosi e questo ci preoccupa: vigileremo affinché nessuno pensi di ‘armonizzare’ la ‘dissonanza’ con una mano di vernice colorata, magari arcobaleno” conclude Buonguerrieri.