“Alberto Zattini, direttore di Ascom Confcommercio, ha espresso sulla stampa locale la sua tesi sulla situazione dei centri commerciali forlivesi. Il Movimento Indipendenza per l’Italia concorda con quanto espresso soprattutto in relazione al fatto che siamo contrari a queste logiche distruttive del commercio. La globalizzazione del mercato porterà alla morte del commercio di vicinato e di sussistenza innescando una guerra senza quartiere dove a farne le spese in termini di qualità saranno i consumatori. Noi ci stiamo facendo l’idea che Forli sia diventata un laboratorio e sia in corso una guerra senza quartiere tra i vari colossi immobiliari, gli uni contro gli altri per il predominio sul territorio” è il commento di Daniele Avolio e Massimo Viroli del Movimento Indipendenza.
“Nei prossimi anni assisteremo ad una costante dequalificazione del tessuto commerciale tale da creare sacche di povertà diffusa e a farne le spese saranno in tanti, ma soprattutto i lavoratori di queste catene, che diverranno i nuovi schiavi del ventunesimo secolo. Inoltre ci siamo convinti che dietro la ‘guerra’ al centro storico, ormai dichiarata apertamente da ogni colore politico, ci sia una precisa regia mirata al depauperamento dei valori immobiliari a favore dei fondi economici che sembrerebbe stiano investendo nell’acquisto del mattone nel centro cittadino a prezzi da vendita all’asta. Ci batteremo contro questo stato di cose per ridare dignità ai piccoli proprietari immobiliari, per lo più famiglie che hanno fatto una vita di sacrifici per acquistare un immobile, ed ai commercianti di sussistenza e vicinato, vittime di politiche commerciali liberiste e distruttive” insistono.
“Se Gian Luca Zattini non impedirà l’edificazione del prossimo blocco commerciale di Coriano, sarà complice della completa distruzione di quel centro storico che in campagna elettorale 2019 prometteva riportare agli antichi fasti. Ricordiamo che l’area edificabile per il commercio di medie superfici di vendita di Coriano, fu approvata con una delibera del dicembre 2017 dal PD e per ora sospeso e nei cassetti dell’Assessorato all’Urbanistica, in seguito alla nota vicenda in cui il vicesindaco voleva far passare una variante urbanistica che aumentava la cubatura delle superfici di vendita e per il quale ci opponemmo durante un confronto all’interno della Lega Forlivese” argomentano Avolio e Viroli. “E successivamente a questa presa di posizione venni cacciato dalla Lega” conclude Avolio.