In merito all’intervista di fine anno del sindaco Gianluca Zattini, intervengono in una nota i consiglieri Dem che affermano: “Dopo 5 anni di amministrazione, Zattini tenta di autoassolversi dall’aver fallito gli obiettivi del suo mandato, accampando le tipiche scuse di chi sa di aver fallito scaricando come sempre ogni responsabilità sul passato. Zattini ha avuto a disposizione risorse senza precedenti, basti pensare al Pnrr, oltre ai progetti già approvati e finanziati delle precedenti amministrazioni. Gli ultimi bilanci certificano che sono arrivate quasi il doppio delle risorse, oltre a regole di bilancio più elastiche di prima, consentendo a Zattini di non aumentare tasse e tariffe e di non operare con debiti, già previsti per oltre 50 milioni di euro. In proposito Zattini si vanta del risultato del suo mandato nella riduzione ulteriore del debito, grazie alle risorse straordinarie di cui però preferisce non fare alcuna menzione e ancora più grave dimentica di aver ricevuto un tesoretto di oltre 18 milioni di euro per finanziare ulteriori progetti ed investimenti, dalla gestione parsimoniosa e obbligata dal patto di stabilità della giunta Drei”.
“Ancora più esemplificativo del mandato del sindaco è la situazione del centro storico, promessa disattesa della campagna elettorale che, sia il sindaco che la sua maggioranza nell’ultimo Consiglio comunale, hanno affermato di aver smarrito; ne sono conferma il totale abbandono di tanti esercizi commerciali e le decine di vetrine chiuse. Lo stesso direttore di Ascom ha lamentato una sofferenza strutturale legata alla mancanza di un piano per il commercio e il rilancio del Centro storico e una evidente criticità legata all’insicurezza dovuta alla illegalità e ai numerosi furti in città, al fenomeno delle baby gang, che non basta ‘monitorare’, come dichiarato da Zattini, ma è necessario affrontare mettendo in campo politiche di contrasto alla dispersione scolastica, implementando progetti di educativa di strada e di legalità. L’Amministrazione Zattini ha preferito fare altre scelte, si pensi al quartiere razionalista: legittimo, ma si prenda la responsabilità di aver individuato priorità che non lo erano affatto, dimenticando il centro storico e senza alcuna attenzione ai quartieri e alle zone periferiche della città, anch’esse in sofferenza per il venir meno di servizi di prossimità” insistono i consiglieri del PD.
“Anche sul Pnrr la situazione è drammatica con continui ritardi che rischiano di far perdere i finanziamenti europei, a causa della disorganizzazione del personale amministrativo, che ha visto avvicendarsi ben 4 segretari generali causando continui cambiamenti di azione e di indirizzo amministrativo. L’esempio è il Palazzo del Merenda, i cui primi interventi di risanamento già progettati e finanziati dalla giunta Drei sono rimasti lettera morta, obbligando ora il sindaco a chiudere la biblioteca per anni, con ulteriori milionari costi di trasferimento dei libri e di riconversione del Palazzo Romagnoli, perché per realizzare gli ulteriori lavori del Pnrr entro il 2026 ora occorre fare in fretta”.
“Persino sull’alluvione Zattini si è dimenticato delle priorità, non prevedendo alcuno stanziamento straordinario oltre quanto già finanziato dal commissario Figliuolo. La gestione dell’emergenza alluvionale, in quelle drammatiche settimane è stata affidata ai quartieri e ai suoi volontari, che proprio questa giunta nel luglio 2020 voleva abolire, salvati solo dalla battaglia ferma e netta portata avanti dall’opposizione. Per il servizio di Protezione Civile, sono stati messi a bilancio per il 2024 appena 21.000 euro, mentre se ne spendono 750.000 per le luminarie: questo è emblematico di quanto l’amministrazione voglia impegnarsi su questa vicenda, salvo accusare enti terzi nelle responsabilità dei ritardi e senza l’onestà intellettuale di riconoscere le gravi mancanze Governo di destra a cui Zattini, nonostante il tentativo di fingersi civico, fa riferimento” insistono i consiglieri di minoranza.
“L’ultimo bilancio è l’ennesimo castello in aria, con investimenti solo sulla carta: di oltre 100 interventi previsti, più della metà sono investimenti che sono rimasti fermi dall’inizio del mandato; alcuni lavori sono slittati nel tempo persino dal 2020 al 2026. Cosa dire, poi, sull’impiantistica sportiva, situazione in cui gli spazi non sono sufficienti e i lavori realizzati sono meno della metà di quelli promessi e previsti, oltreché insufficienti per quantità e qualità o della mancata implementazione degli investimenti nella rete dell’assistenza sociale a favore del fondo per l’appoggio educativo scolastico degli alunni con disabilità che questo governo ha profondamente minato togliendo 200 milioni al Fondo di Solidarietà comunale, la principale entrata di derivazione statale con la quale vengono finanziati servizi sociali, infanzia e disabilità”.
A supporto del gruppo consiliare intervengono i segretari territoriale e cittadino Allegni e Valli “Vogliamo ringraziare le consigliere e i consiglieri del PD per il difficile e costante lavoro svolto in questi 5 anni, in condizioni non facili. Sentiamo tutta l’urgenza di restituire al capoluogo del nostro territorio fiducia nel futuro e una centralità nel panorama locale che è totalmente mancata, anche nel rapporto con le rappresentanze economiche e sociali, col mondo dell’impresa, dell’associazionismo, del volontariato che stiamo incontrando ed ascoltando perché la costruzione di un progetto alternativo non può che passare dalla ricostruzione di relazioni tra chi crede che Forlì possa avere un’opportunità di rilancio e di riscatto. Allo stesso modo, stiamo lavorando ad una coalizione che vorremmo il più ampia e coesa possibile e con cui abbiamo l’intento di presentare una candidatura forte e credibile, entro la fine del mese di gennaio. Dal futuro di Forlì dipende quello di un intero territorio e non intendiamo rassegnarci al declino degli ultimi anni”.