«La seduta della Commissione alluvione di giovedì ha permesso di fare il punto rispetto all’arrivo dei ristori governativi e delle donazioni ricevute dal Comune. Purtroppo i numeri illustrati dal presidente Bondi non hanno fatto che certificare quello che gli alluvionati lamentano ogni giorno: per la grandissima parte delle famiglie colpite il sostegno ricevuto dalle istituzioni non è mai andato oltre le poche migliaia di euro stanziati, peraltro non senza ostacoli e ritardi, tramite i Cis e i Cas. Per quanto riguarda i ristori, nonostante le promesse del governo, i fondi messi a disposizione rimangono di gran lunga inferiori all’ammontare dei danni subiti dal nostro territorio e le normative continuano a escludere la possibilità di rifondere i beni mobili perduti» è il commento di Federico Morgagni capogruppo di Forlì e Co.
«Il carattere farraginoso delle ordinanze commissariali sta impedendo a famiglie e imprese, travolte in una vera e propria odissea burocratica di moduli, perizie e preventivi, di presentare domanda e ottenere almeno i soldi effettivamente disponibili. Si tratta di un problema la cui gravità è confermata dal fatto che risultano, per il nostro territorio, appena 13 richieste di ristoro caricate sull’apposita piattaforma: il rischio tangibile è che molte persone, soprattutto quelle in condizione di maggiore fragilità, finiscano per essere escluse anche da questo sostegno, già di per sé insufficiente. Abbiamo quindi rinnovato la richiesta al Comune di imitare quanto fatto da altre città e predisporre un vero e proprio sportello, con personale formato, per rispondere ai dubbi degli alluvionati e accompagnare, per quanto possibile, le persone nella compilazione delle richieste di ristoro» precisa l’esponente di minoranza.
«In commissione è stato annunciato che nelle prossime settimane inizierà l’iter per l’impiego delle donazioni ricevute dal Comune. Si tratta di una notizia positiva ma che tuttavia non giustifica l’incredibile ritardo accumulato. A 9 mesi dall’alluvione, si è ancora fermi agli annunci di futuri stanziamenti a causa di una gestione incomprensibile e pasticciata da parte di sindaco e giunta. Rimane poi il fatto che le donazioni arriveranno solo a circa 670 nuclei familiari alluvionati (su un totale di oltre 3000, sebbene un numero esatto non esista visto che non si è mai voluto fare un censimento) a causa della decisione del Comune di escludere tutte le famiglie con Isee superiore a 25.000 euro. Abbiamo quindi proposto, una volta di più, che il Comune metta a disposizione una parte del suo avanzo di bilancio per raddoppiare la somma raccolta, di modo da poter distribuire fondi ad altre centinaia di famiglie alluvionate. Su queste richieste chiediamo che il Comune si attivi con estrema urgenza, smettendo di far ricadere sui cittadini l’inerzia e inefficienza mostrati in tutti questi mesi» conclude Federico Morgagni.