«Il capogruppo Minutillo, avvicinandosi le elezioni, fa la voce grossa e spara parole forti perché arrivino dritte a quell’elettorato estremo e radicale che vuole contendere a Fratelli d’Italia e alla Lega: i gay sono anormali; le donne che ricorrono all’aborto sono superficiali ed eludono i problemi. Vorremmo ricordare al capogruppo del cosiddetto centrodestra per Forlì, che di centro conferma di avere assai poco, che i diritti civili, al pari di quelli politici e sociali, sono parte dei diritti umani fondamentali, e in specifico attengono alla sfera della libertà personale, al pari della libertà di pensiero, movimento e religione. Come tali sono da decenni un assunto delle democrazie, in Europa e nel resto del mondo. Solo in Italia, e nei paesi dove governano gli amici della destra nostrana come l’Ungheria di Orban, vengono messi continuamente in discussione» si legge in una nota dei gruppi consiliari del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Forlì e co.
«In definitiva di anormale, e anche di vergognoso, c’è solo il fatto che un politico si permetta, oggi, di esprimersi in questi termini, di usare parole retrive e discriminatorie, che negano alla radice il carattere inclusivo e solidale che è il senso della comunità forlivese. Quanto all’aborto, la 194 era e resta un’ottima legge, che ha sottratto decine di migliaia di donne all’aborto clandestino. Una legge che, se ne faccia una ragione Minutillo, garantisce la possibilità alle donne di decidere in autonomia della propria maternità, anche ricorrendo in sicurezza all’interruzione volontaria di gravidanza attraverso le strutture del servizio sanitario nazionale» insistono i gruppi di minoranza.
«Forlì è una comunità civile, inclusiva e aperta. Le dichiarazioni di Minutillo sono estranee allo spirito e alla tradizione della città; inoltre il loro carattere discriminatorio le rende incompatibili con la funzione istituzionale ricoperta dal capogruppo di Centrodestra per Forlì, che riteniamo farebbe bene a dimettersi. Chiediamo al Sindaco Zattini se il pensiero di Minutillo sia anche il suo e se ritenga o meno dissociarsi e censurare le parole del capogruppo di uno dei partiti che compongono e sorreggono la sua maggioranza, nel rispetto della storia civile e democratica della città che governa» concludono i gruppi consiliari Pd, M5s e Forlì&co.