Si è svolta oggi martedì 6 febbraio la sottoscrizione del nuovo “Protocollo Unitario d’intesa per il sostegno all’inserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale interna ed esterna e persone ex detenute sul territorio di Forlì-Cesena” nella Casa Circondariale di Forlì. Sono intervenuti Vincenzo Colla assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia Romagna, Gian Luca Zattini sindaco di Forlì, Enzo Lattuca sindaco di Cesena e Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Paola Casara assessore alle politiche per l’impresa, servizi educativi, scuola e formazione del Comune di Forlì, Francesco Billi sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, Carlo Battistini presidente della Camera di Commercio della Romagna Forlì-Cesena e Rimini.
Il protocollo rappresenta motivo di grande soddisfazione ed orgoglio poiché sancisce 18 anni di attività sul territorio provinciale di Forlì-Cesena a favore della formazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone in esecuzione penale o ex detenute. In 18 anni, oltre 110 detenuti sono stati regolarmente assunti ed inseriti nelle attività produttive: risultati importanti a testimonianza dell’impegno costante e continuativo profuso dalla partnership a sostegno dell’inserimento lavorativo.
“Un grande traguardo questi 18 anni di un Laboratorio – sottolinea Carmela De Lorenzo direttore della Casa Circondariale di Forlì – capace di mettere al centro i detenuti, il loro lavoro, offrendo alle persone la possibilità di un vero riscatto sociale. Il lavoro è la giusta chiave per scongiurare i pericoli di recidiva ed è l’unico mezzo di vera riabilitazione e rieducazione alla legalità e alle regole della società civile”.
“A questi laboratori vanno i miei complimenti – sottolinea Vincenzo Colla assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali della Regione Emilia-Romagna – ed un sincero grazie per il lavoro prezioso che viene fatto quotidianamente. La Regione finanzia la parte formativa di alcuni di questi laboratori ritenendoli una importante opportunità di riscatto sociale”.
“I laboratori dimostrano quanto il carcere sia anche una comunità capace di riabilitare e restituire dignità alle persone – sottolinea Lia Benvenuti direttore generale Techne – grazie al lavoro, commissionato dalle tante aziende virtuose socie dell’impresa sociale Altremani, rappresentando un passaggio fondamentale per un efficace reinserimento dei detenuti nella vita sociale e lavorativa”.