«Nelle pagine locali dei quotidiani in edicola ieri è stata pubblicata la notizia della mia ricandidatura a sindaco di Modigliana. Una scelta frutto di anche di un confronto con gli amici dell’attuale gruppo consiliare e dopo avere organizzato una serie di incontri, che ho sentito necessario promuovere, per raccogliere suggerimenti, critiche, proposte, per valutare se e come proseguire in un impegno così importante come quello di candidarsi a sindaco della propria comunità. Questi anni sono stati difficili e molto impegnativi: la gestione della pandemia Covid, una vicenda inedita che ha condizionato la vita di tutti noi, l’esplodere dei costi energetici, conseguenza dei venti di guerra che condizionano l’Europa e il nostro Paese» è l’annuncio di Jader Dardi.
«Non possiamo dimenticare la vicenda giudiziaria che ha portato, prima all’arresto e poi alla condanna in primo grado (anche se sarebbe bene aspettare tutti i gradi di giudizio Ndr) dell’ex responsabile dei lavori pubblici. Condannato a 5 anni e 9 mesi ed alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, assieme a lui sono stati condannati ed hanno patteggiato la pena 7 imprenditori, che hanno confessato un sistema attraverso il quale venivano pagati dal Comune lavori mai eseguiti. Una situazione gravissima che ha pesato sulla credibilità dell’Amministrazione Comunale e per la quale ci siamo attivati per richiedere e ottenere i danni in parte riconosciuti. E poi la situazione gravissima delle frane che un anno fa hanno devastato il nostro territorio» insiste il sindaco.
«Una situazione davvero difficile, ma che dobbiamo affrontare sollecitando la più ampia collaborazione e unità di intenti: unendo le forze di tutte le istituzioni, di imprese e privati, con l’obiettivo di ricostruire il territorio, dare prospettive di sviluppo e fare crescere la nostra comunità. Dagli incontri che ho avuto è emersa la richiesta e la sollecitazione a proseguire e mi sono reso disponibile, raccogliendo adesioni a costruire una lista per la città, che non sia basata su spartizioni e accordi politici, ma che abbia al centro la priorità della ricostruzione e lo sviluppo del nostro territorio» conclude Dardi.