Nella serata di giovedì 11 aprile il candidato sindaco della sinistra Graziano Rinaldini ha incontrato le associazioni di volontariato, le cooperative sociali e le famiglie di persone fragili con disabilità nel corso dell’incontro dal titolo “Affrontare il presente e il dopo di noi per le persone fragili”. Una serata che si è svolta all’insegna dello scambio reciproco, dell’ascolto e della condivisione di proposte di miglioramento sul tema dell’accessibilità per le persone fragili e con disabilità. Molte sono state le testimonianze che si sono susseguite nel corso della serata, con una partecipazione attiva da parte dei presenti, su un argomento che investe e interessa sempre più i soggetti del nostro territorio.
Hanno portato la loro testimonianza Franco Sami vicepresidente della Fondazione Caffè Salato, Alberto Gentili presidente della Fondazione Abitare, Federico Toma coordinatore delle attività del Centro socio-riabilitativo Moby Dick gestito dalla cooperativa CAD, Loretta Lega presidente di Anmic-Associazione nazionale mutilati e invalidi civili e Elisa Massa consigliera comunale impegnata sui temi delle politiche sociali e al fianco dei soggetti più fragili, promotrice della serata. Tutti i presenti hanno ribadito la necessità di implementare le politiche di progettazione, di rilevare i bisogni emergenti e di mettere in campo azioni per ampliare i servizi dedicati e specifici.
“È necessario lavorare sul bisogno di autonomia e sulla qualità di vita delle persone fragili, a partire dal sostegno socio-economico, grazie alla collaborazione con il mondo della scuola e implementando le attività di inclusione in ogni aspetto della quotidianità, attraverso la condivisione del Pei – Progetto educativo individualizzato, strumento fondamentale per la didattica inclusiva”, ha detto Rinaldini.
“Per i fragili adulti è necessario pensare e costruire progetti di vita autonoma mediante il tema del diritto alla casa, dando precedenza alle famiglie. È necessario realizzare la sperimentazione di nuove forme abitative, quali, ad esempio, il cohousing: una progettazione che va costruita in collaborazione con le famiglie, con i servizi sociali e socio-sanitari, con i soggetti del terzo settore e con le associazioni familiari. A questo scopo, l’Amministrazione comunale dovrà quindi sollecitare, con incentivi e progetti specifici, il mondo delle imprese locali per sostenere la presenza di persone fragili al loro interno”.
“Nella condivisione di tutte le tematiche affrontate – ha concluso Rinaldini – si può fare e si deve fare di più per i soggetti fragili poiché, nella mia personale esperienza alla dirigenza di Formula Servizi, sono ben consapevole che, se inseriti all’interno del contesto di impresa, sono da sempre un valore aggiunto per l’impresa stessa e per tutti coloro che ne fanno parte”.