Profondamente compiaciuto per il plauso e le bellissime parole che ho ricevuto, vorrei tornare, se voi me lo consentite, un attimo su Domenico Matteucci perché sono sempre più convinto che sia un obbligo presentare ai miei lettori (e ci sono) l’immagine del suo monumento funebre. L’opera è, come abbiamo già scritto, di Gaetano Lombardini che nel nostro Monumentale rappresenta uno scultore di primo piano.
Chiusa questa parentesi retrospettiva, voglio ritornare anche su Giuseppe Miller (lo ricordate?) perché in chiusura del mio articolo avevo scritto di aver iniziato il tentativo di cercare i suoi resti assieme a quelli di Francesco Tesei di Pesaro, per, in caso positivo, cercare di riportarli “a casa”.
Già Oliverotto Fabretti (ben più importante di me) cent’anni fa aveva tentato, dopo l’errore dell’amministrazione dell’epoca per aver cercato a Cosenza e non a San Giovanni in Fiore, di riportare i resti di Miller a Forlì. Ma anche allora tutto era caduto nel vuoto. Anche oggi si è verificato lo stesso negativo esito.
Io dalla fine dell’agosto 2023, a questo proposito, come ho già scritto allora, ho interpellato il sindaco di San Giovanni in Fiore e dopo diversi tentativi, la signora mi ha indirizzato ad un’altra persona, la quale mi ha inviato ancora ad una terza. Dopo sei mesi di inutili scritti e una vana attesa, ho deciso di chiudere la questione non avendo avuto da tutte queste persone una benché minima risposta. Questo per dovere di informazione.
Agostino Bernucci