«L’arrivo di Medicina a Forlì è stato costruito dalle Amministrazioni precedenti. L’attuale giunta ha tagliato il nastro, raccogliendo i frutti del lavoro altrui. È paradossale che in una situazione tale, in presenza di un progetto virtuoso avviato dai propri oppositori politici, ci si voglia intestare il merito così. Il PD si è astenuto (sbagliando, dal mio punto di vista), ma l’ha fatto con motivazioni che evidenziavano differenze di merito fra la delibera di approvazione del Comune di Forlì con quella di Ravenna. Io votai a favore. D’altra parte, come già ricordato, anche Marco Di Maio dichiarò che il progetto era “nato e sviluppato quando a guidare la città era il sindaco Davide Drei”. Viceversa per un piano urbanistico come quello del 2017 sbagliato, da cui lo stesso PD attuale ed il candidato sindaco Rinaldini hanno pubblicamente preso le distanze, il sindaco e la sua maggioranza continuano ancora oggi ad attribuire le colpe alla precedente amministrazione. Prendersi i meriti per i progetti virtuosi della precedente amministrazione, e bombardare gli avversari politici per quelli meno fortunati, questo è il modus operandi dell’attuale autorità locale. Peccato che in questi 5 anni abbiano governato loro senza fare nulla per invertire la rotta e fermare la cementificazione ed il consumo di suolo. Con buona pace del rispetto ambientale e della messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico» è la risposta del consigliere Massimo Marchi, candidato nella lista RinnoviAmo Forlì a Gallozzi di Forlì Cambia.
«Invece di manifestare onestamente il loro beneplacito per asfaltare e costruire, assumendosi la responsabilità di quanto fatto, preferiscono scaricare le colpe su altri. Quanto al PD avrà intrapreso scelte sbagliate, ma ci si è fermati a discutere a riguardo. Ha inoltre implementato e aiutato a rendere operative alcuni di quelli che molti, tra cui l’attuale maggioranza, amano sventolare come bandiere di una Forlì votata all’eccellenza. Solo per ricordarne qualcuna: Musei San Domenico, nuovo ospedale Morgagni, Tangenziale, polo tecnologico aerospaziale, parco urbano, Teatro Diego Fabbri, asili nido, sistema welfare, assistenza domiciliare agli anziani e diga di Ridracoli. Non si tratta di fare le pulci alle dichiarazioni, si tratta di dire ai cittadini la verità. E la verità è che ci si vuole intestare meriti altrui e si vogliono, per contro, scaricare colpe quando si è doppiamente colpevoli di quelle scelte sbagliate. Ne è la prova il fatto che anche l’ex assessore Galassi, schierato ormai con l’Amministrazione uscente, abbia deciso di sostenere a spada tratta quelle scelte, evidentemente condivise anche da Gallozzi, dal sindaco e da tutta la coalizione» conclude Massimo Marchi candidato al Consiglio comunale con la lista RinnoviAmo Forlì.