Mercoledì 8 maggio, alle ore 17,00, alla Fabbrica delle Candele, in piazzetta Conserva Corbizzi 9 a Forlì, verrà presentato il libro “La cura attraverso l’arte. Il patrimonio culturale dell’Ausl della Romagna” di Sonia Muzzarelli, conservatore dei beni di interesse storico, artistico e archivistico dell’Ausl Romagna. Insieme all’autrice interverrà Gabriele Zelli, cultore di storia locale.
L’Azienda Unità Sanitaria della Romagna è proprietaria di un importante patrimonio architettonico, storico, artistico e archivistico che documenta seicento anni di storia sociale e sanitaria di una delle più grandi Ausl italiane. Un tempo gli ospedali erano “ospitali”, strutture destinate ad una assistenza indifferenziata, dove le prime tecniche di medicina si mescolavano alla religione e alle credenze dell’epoca. In quei tempi così diversi, lontani dalle conoscenze e dai reparti polifunzionali di oggi, gli ospedali erano anche luoghi ricchi di opere d’arte. In alcuni casi questo patrimonio è stato incrementato da benefattori, come, nel caso di Forlì e a questo proposito vanno citati, fra gli altri, Rambaldo Bruschi e la moglie Delfina Cima.
L’ingegnere Bruschi (Forlì, 1885–Torino, 1966), dopo una vita di lavoro alla Fiat dove fu chiamato direttamente da Giovanni Agnelli (1866-1945) alla direzione centrale, lasciò il suo patrimonio alla Istituzione ospedaliera di Forlì destinando una somma elevatissima alla costruzione del nuovo complesso ospedaliero “Morgagni-Pierantoni” di Vecchiazzano, inaugurato nel 2004. Con la scomparsa della moglie, oltre al denaro per l’edificazione del nuovo ospedale, giunsero, dalla casa di Torino, moltissimi oggetti, arredi e quadri realizzati dall’artista Mario Micheletti (1892-1975) tra cui i ritratti dei due benefattori. Ma il pezzo più pregevole del lascito è senza dubbio la “Divina Commedia” illustrata da Amos Nattini 1892-1985). L’opera, realizzata in sole 1.000 copie tra 1912-1941, è costituita da tre grandi volumi rilegati in pelle sbalzata a mano, corredata da 102 litografie a colori stampate a torchio su carta. Anche i caratteri, come l’apparato illustrativo, furono ideati dall’artista incoraggiato, a suo tempo, dal poeta Gabriele d’Annunzio. L’incontro è promosso dall’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna. Ingresso libero.