“Con forte determinazione denunciamo l’assoluta mancanza del rispetto dal 1° gennaio 2022 ad oggi delle norme riguardanti la formazione e l’aggiornamento professionale degli operatori del servizio della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese”: a sollevare il caso è Delmo Crociani segretario regionale Emilia-Romagna Ugl per le Autonomie.
“Dall’uscita di Forlì dall’Unione non è stato organizzato ed effettuato un solo corso di formazione e di aggiornamento professionale da parte del dirigente che doveva osservare alla lettera la normativa regionale che prevede esplicitamente e obbligatoriamente la formazione professionale degli appartenenti al servizio di Polizia Locale. Anche nell’apposito ‘Piano formativo annuale’ inserito nel ‘Piano Integrato di attività e organizzazione,’ dell’Unione è previsto lo svolgimento di almeno 12 ore di formazione professionale pro-capite per gli appartenenti al corpo. Un obbligo puntualmente disatteso da ben due anni consecutivi”: aggiunge Delmo Crociani.
“La mancanza di aggiornamento professionale oltre che ad incidere gravemente sulla qualità del servizio reso ai cittadini, si ripercuote sugli stessi agenti che si vedono privati della possibilità di avanzare di grado e di carriera, con conseguente danno nella retribuzione. E la cosa più grave di questa vicenda è che la mancanza di formazione si verifica anche nei confronti dei neoassunti, contrariamente a quanto previsto dalle leggi regionali e soprattutto dalla direttiva regionale in materia di “Formazione iniziale” specifica che deve essere garantita anche durante il periodo di prova degli agenti. Una prescrizione clamorosamente disattesa”: argomenta il segretario regionale Emilia-Romagna Ugl per le Autonomie.
Tecnicamente – spiega il sindacato di categoria – gli agenti di polizia locale che accedono per la prima volta in servizio, dovrebbero completare il percorso formativo nel termine previsto per il periodo di prova normalmente stabilito in 3 mesi. Nei fatti, i neoassunti a tempo indeterminato iniziano il loro percorso formativo di 260 ore soltanto a circa 6/7 mesi dall’assunzione.
“Un’altra cosa inammissibile è che dalla data dell’assunzione a tempo indeterminato questi agenti sono posti e continuano ad essere posti in servizio “in solitaria” contrariamente alle disposizioni di legge che prevedono sempre la compresenza di altro operatore esperto. E la situazione è ancora peggiore per gli agenti assunti a tempo determinato che, molto spesso, sono posti in servizio da soli e con compiti di rilevanza istituzionale, in assenza della necessaria formazione iniziale. Si è verificato anche il caso paradossale di un agente che ha concluso il suo rapporto di lavoro nell’ Unione dei Comuni senza aver mai svolto un’ora di formazione. In almeno altri due casi gli agenti non hanno ancora iniziato il percorso formativo d’ingresso (a differenza degli agenti assunti a tempo indeterminato) e continuano ad essere impiegati in servizi di istituto pur privi della compresenza di altro operatore “esperto”, come invece prevede la legge”: denuncia ancora Delmo Crociani.
“La situazione è ormai insostenibile per la sicurezza degli operatori neoassunti e per i colleghi della Polizia locale, in generale. Ed è necessario rimarcare il fatto che questa situazione di grave inadempienza si ripercuote sui cittadini. Con precise responsabilità civili e penali anche degli amministratori locali che potrebbero essere chiamati a rispondere anche economicamente in caso di evento negativo e con danno verso terzi. Detto questo, facciamo presente ai diretti interessati che questa denuncia non potrà rimanere lettera morta, per il dovere che viene assegnato a chi svolge funzioni pubbliche e si rifiuta indebitamente di compiere un atto del suo ufficio che come vuole la legge deve essere compiuto senza ritardo”: conclude il segretario regionale Emilia-Romagna Ugl per le Autonomie Delmo Crociani.