Con una lunga esperienza imprenditoriale alle spalle maturata proprio nel centro storico di Forlì dove ha gestito diversi locali, Roberto Fabbri non ha dubbi: Forlì nei prossimi 10 anni andrà incontro ad uno sviluppo turistico importante e per questo l’imperativo è cogliere pienamente questa opportunità attraverso investimenti mirati. Fabbri è determinato a portare all’interno de La Civica Forlì Cambia una serie di proposte per rendere sempre più vivo e attraente il cuore della città.
“Il centro cittadino è il cuore pulsante della nostra comunità – afferma Fabbri – e credo fermamente che investire nella sua valorizzazione sia fondamentale per il benessere di tutti i cittadini. La mia è una convinzione talmente forte che, proprio in questa area cittadina, ho scelto di investire dal punto di vista lavorativo ma anche di viverci”. Fabbri è stato in prima linea durante l’alluvione, gestendo al Palazzetto dei Romiti un punto ristoro che ha distribuito 20.000 pasti gratuiti a volontari e alluvionati.
Membro del quintetto di imprenditori che, nel 2007, lanciò i “Mercoledì del cuore”, format che in breve tempo divenne un appuntamento irrinunciabile per tantissimi forlivesi, ha molte idee per vivacizzare ulteriormente il cuore cittadino. “A mio avviso bisognerebbe regolamentare diversamente la pedonalizzazione del centro storico – spiega – creare delle isole pedonali che escludano categoricamente il passaggio di mezzi in determinate fasce orarie. Un esempio su tutti è via delle Torri, strada pedonale in cui però non è raro vedere macchine e furgoni dei corrieri in transito”.
Per consacrare, sempre più, piazza Saffi a cornice d’eccellenza per eventi e rassegne, bisogna puntare alla programmazione degli eventi. «Zattini è partito giustamente dal rimettere a posto i grandi spazi e contenitori, Giardini dei Musei, Hotel della Città, Palazzo del Merenda e Albertini, facendo tantissime cose importanti per la città. Ora dopo anni complessi come quelli segnati da Covid e alluvione, credo che sul centro storico si possa ulteriormente migliorare – prosegue -. Credo che per attrarre sempre più turisti sia necessario creare un programma di appuntamenti fissi. “Cara Forlì” e il “Festival di Caterina” sono due esempi ottimi, ma per sostenere il commercio abbiamo bisogno di migliorare ulteriormente la qualità degli eventi, preferendo ai tanti mercatini meno eventi ma con maggior connessione al territorio. In questo modo, sono certo che il centro possa diventare un polo attrattivo per i visitatori e contribuire a sostenere l’economia rendendola protagonista. Progettare in grande non è sbagliato ma il primo passo da compiere per vedere i progetti realizzarsi. Programmare e comunicare le iniziative in centro diventerà fondamentale sia per i cittadini che per gli operatori commerciali e dei pubblici esercizi, coordinando anche le attività con il mercato coperto».
Altra idea lanciata è quella di organizzare una rassegna cinematografica estiva negli spazi antistanti il San Domenico con la possibilità di assistere alle proiezioni a sedere nei giardini realizzati dalla Giunta Zattini. “Organizzando un ricco cartellone di eventi portando gente in centro – assicura – si sconfigge il degrado. Il centro storico non è solo area di interesse turistico, ma anche un luogo di vita per molti cittadini. È il luogo dove si incontrano le diverse anime della città, dove si vive la quotidianità e si condivide la storia. Pertanto – conclude – investire nelle politiche relative al centro storico significa investire nel benessere di tutta la comunità, promuovendo la coesione sociale, la vitalità economica e la sostenibilità ambientale”.