«Ci spiace rilevare la situazione grottesca che si è determinata con l’installazione scultorea voluta dell’Amministrazione in memoria dell’alluvione che verrà inaugurata il 16 maggio. Ma al grottesco, a cui ormai il sindaco Zattini ci ha abituati, si aggiunge la gravità dei fatti accaduti: innanzitutto si è tanto corso per realizzare il monumento quanto poco ci si è battuti per far avere agli alluvionati i dovuti ristori, e alla mole di denaro pubblico spesa per questa realizzazione, discutibile, si è aggiunta l’ulteriore spesa di aver dovuto immediatamente rimuovere il basamento realizzato poche ore prima. Nella mattina del 15 maggio infatti, sotto gli occhi increduli di tutti, la scultura è stata rimossa per demolire il masso di cemento armato posto a base dell’opera commemorativa. Nel pomeriggio le statue in ferro sono state poi ricollocate nei pressi della posizione originaria. Riteniamo che la pasticciata realizzazione dell’installazione sia stata affrettata senza riguardo per le forme ed il rigore che dovrebbero caratterizzare l’azione di un ente pubblico, e crediamo giusto pensare che ciò sia accaduto per dare il massimo di visibilità all’attuale giunta comunale a circa 20 giorni dal voto. Non è questo lo stile di un’amministrazione seria e vicina ai cittadini» è il commento di Michele Valli, segretario comunale del Partito Democratico di Forlì.
«Crediamo sia lecito domandare un chiarimento su cosa sia accaduto sul piano tecnico e normativo, e quanto costerà ulteriormente alla comunità questo evidente errore di progettazione e realizzazione di un’opera che, in piena campagna elettorale, sembra assai più funzionale all’autocelebrazione dell’amministrazione in carica che non alla memoria condivisa del dramma che ha colpito Forlì. Speriamo davvero che la nostra Città riceva per una volta le risposte che merita (non quella già diffusa della “normale manutenzione” a colpi di martello pneumatico), anziché il vittimismo istituzionale di chi fino ad ora non ha saputo ascoltare i cittadini più colpiti e non è stato in grado di dare seguito agli impegni sui risarcimenti» conclude Valli.
«Assistiamo stupefatti alla rimozione della statua dedicata ai volontari dell’alluvione e alla demolizione del relativo basamento di cemento armato che dovrebbero essere disvelati comunque alla popolazione nella giornata di domani, anniversario della terribile alluvione. Il Comune afferma che questa attività sia parte di un’opera di manutenzione del basamento: incredibile, è installato da una settimana e già necessita di manutenzione? Il cemento armato è effettivamente un materiale noto per essere facilmente deteriorabile» afferma con tono sarcastico Michele Fiumi, portavoce di RinnoviAmo Forlì.
“Quest’opera è costata quasi 50.000 euro tra commissione e installazione, e non sappiamo quanto costerà l’attività odierna di ‘manutenzione’. Tutto denaro pubblico che sarebbe stato più efficientemente speso nel restauro delle aree alluvionate. L’intera operazione rende perfettamente l’idea dell’approssimazione in cui versa questa amministrazione, e non da ieri: una visione inadeguata per le esigenze, ed un’azione inefficace quando non dannosa. La superficialità e la mancanza di lungimiranza sono il vero monumento all’azione comunale di questi anni. Crediamo che i forlivesi meritino di più” precisa Fiumi.
“Ad un anno dall’alluvione vi sono sono famiglie che non sono ancora rientrate a casa. Mentre il Comune non conosce i numeri di quelle ancora sfollate, nel silenzio dell’Amministrazione e del Sindaco, i soldi continuano a non arrivare. L’alluvione dello scorso anno è una traccia indelebile nella memoria collettiva di noi romagnoli. Ricordiamo le vittime ogni giorno, mentre deve ancora arrivare il momento in cui sarà opportuno celebrare l’impegno civico dei tanti volontari. Riteniamo che per le ‘celebrazioni’ sia più giusto aspettare la conclusione dei lavori di restauro e il ristoro ai cittadini dei danni alle abitazioni, alle imprese e ai propri beni mobili. A questi si dovrebbe aggiungere l’assistenza alle persone che hanno subito quella terribile violenza, le cui necessità di supporto psicologico di lungo periodo sono state presto trascurate. Solo allora, potremo finalmente festeggiare la rinascita della nostra città” aggiunge e conclude Elisa Zecchini, candidata della lista RinnoviAmo Forlì.