«Questa notte si è spento dopo alcuni mesi di sofferenza Donatello Caroli, lasciandoci sgomenti. Sono state sue grandi passioni, intrecciandosi fra loro, l’ecologia e la cultura e le ha rappresentate nel variegato mondo associativo forlivese di cui è stato componente e spesso promotore. Alla fine degli anni 70 aveva fondato il Wwf di Forlì e decine di giovani si avvicinarono alle grandi questioni ambientali grazie a lui che per primo seppe esporle con ferma pacatezza, accompagnate da rigore ed ironia. Donatello Caroli era un amico per tutti coloro che si battevano in difesa di ogni albero, di ogni bene culturale, di ogni monumento. Suoi avversari i cementificatori, i nemici della natura, i cacciatori. Aveva fondato i Verdi di Forlì, ed era stato consigliere comunale negli anni Novanta e fu anche candidato sindaco per il partito ecologista. Con l’associazione culturale la Foglia negli ultimi anni aveva dato vita a importanti cicli di incontri culturali spesso in collaborazione con Italia Nostra di cui era componente del direttivo. Già membro dei Lions ha fatto anche parte dell’Uaar, l’Unione degli atei, agnostici razionalisti e di altri gruppi, troppo lungo elencarli tutti, il cui motore comune era il fermento culturale. A Margherita e Tommaso va l’abbraccio di tutti i Verdi» è il ricordo di Sauro Turroni di Europa Verde Forlì-Cesena.
«Il ricordo della Consulta Laica Forlivese oggi va ad uno dei primi sostenitori di questa esperienza che insieme al presidente Carlo Flamigni che l’ha fatta nascere e a tutte le altre sue componenti, è stato fra coloro che convintamente ha avviato in città le tante battaglie per la laicità. Battaglie anche dure e non semplici da sostenere in una società dove il concetto di laicità spesso è assunto erroneamente come anticattolico. La sua è sempre stata una presenza gentile, ferma, ma sempre rispettosa dell’avversario sia quando ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale sia quando si confrontava nelle varie iniziative pubbliche o nei momenti più privati. Anche per lui, come per il nostro presidente, non sarà possibile il saluto nella sala del Commiato Laico. Ironicamente spesso ricordava di accelerare perchè il tempo di vita si accorciava ed è stato così purtroppo, ma lo ricorderemo appena sarà possibile in quel luogo promesso e non ancora realizzato. È triste pensare di non incontrarlo più e, con lui, non incontrare più la sua cultura e la sua garbata presenza. Ciao Donatello Caroli, grazie di essere stato insieme a noi per la Consulta Laica Forlivese» il commento della portavoce Marisa Fabbri.
«Ci ha lasciato Donatello Caroli. Un amico, un compagno di lotte per la laicità, come socio e tesoriere dell’Uaar. Impegnato in politica, ambientalista, intellettuale. Sempre pronto a difendere i diritti di tutti, mai sopra le righe. Non ricordo di averlo mai visto arrabbiato. Indimenticabili le sue serate in cui si ricordava della presa della Bastiglia, nella casa di Massa. Mancherà a tutti. Avremmo voluto salutarlo nella sala del commiato, che a Forlì ancora manca, nonostante sia da anni che deve essere realizzata. Come scrive Cicerone, in una sua filippica, “La vita dei morti è nel ricordo dei vivi”. E noi non dimenticheremo Donatello. Ricordandolo, come Uaar, nel luogo deputato a ciò, nella nostra città, il pantheon del cimitero monumentale, famedio dei cittadini che hanno onorato Forlì. Come ha fatto Donatello» si legge in una nota del Circolo Uaar Forlì-Cesena.