Irst rinnova i suoi impegni in Africa

IRST frontale

Dare seguito ad un percorso iniziato con Dino Amadori, la fondazione Vittorio Tison e l’Istituto Oncologico Romagnolo, continuando a sostenere la crescita del Bugando Medical Center BMC di Mwanza, in Tanzania e il rafforzamento della rete oncologica in Africa. Si svolgerà proprio a Mwanza – città portuale affacciata sul Lago Vittoria, seconda per importanza in Tanzania – dall’1 al 2 ottobre, la seconda edizione del congresso “Global Cancer Control in the 21st Century: a multidisciplinary Approach.”, la cui organizzazione è in capo a Irst “Dino Amadori” Irccs.

Le basi per l’organizzazione di questa iniziativa, che s’innesta nella collaborazione ultradecennale tra Irst e Bmc e segue quella del 2018 coordinata proprio dal professore Amadori, sono state gettate nel corso dell’ultima missione in Tanzania della delegazione composta da Patrizia Serra, coordinatrice data manager dell’Unità Biostatistica e Sperimentazioni Cliniche e referente del Progetto Amadori Tison for Africa, da Carla Masini, direttrice della Farmacia Oncologica e da Claudio Cerchione, ematologo dell’Istituto.

La maggior parte dei relatori – spiega la dottoressa Serra – saranno espressione del territorio, così come molti medici che interverranno provengono dal Bugando, ma numerosi saranno anche i relatori di Irst”. La visita a Mwanza è stata anche occasione per incontrare lo staff dell’anatomia patologica del Bugando e per vedere operativo il nuovo Bugando Cancer Center, entrato in funzione a marzo 2023. Allo staff di anatomia patologica del centro sarà consegnato fra breve un immunocoloratore, in grado di permettere una caratterizzazione dei tumori, che ne rendano possibile un trattamento più specifico. “Lo strumento sarà acquistato dallo Ior – riprende la dott.ssa Serra – con l’impegno, da parte del Bugando, di rifornirsi autonomamente dei reagenti per l’utilizzo, come stabilito dal rinnovato accordo di collaborazione sottoscritto tra Irst, Ior e Bmc”.

La dottoressa Masini, ha inoltre visitato la nuova farmacia oncologica dove prosegue la formazione del personale locale sulla corretta gestione del farmaco (logistica, allestimento e somministrazione) di cui è referente. Inoltre è stato riferito ai rappresentanti di Irst che dal governo tanzanese sarebbe arrivata la volontà di investire sulla radioterapia. A confermarlo è stato Nestory Masalu, direttore dell’Oncologia del Bugando Cancer Centre. Cosa che darebbe una spinta all’utilizzo del Linac che Irst ha donato da qualche anno al Bugando.

Un ulteriore momento di confronto – va avanti la dottoressa Serra – è stato l’aggiornamento dello studio clinico che abbiamo in corso sul retinoblastoma, che prevede l’analisi di una parte di casistica retrospettiva e di un’altra prospettica, con la caratterizzazione che è condotta in Irst dal professore Lucio Crinò e da Paola Ulivi“. La presenza del dottor Cerchione è stata invece importante per porre le basi di un progetto per la realizzazione di un reparto dedicato all’ematologia, all’interno del nuovo Bugando Cancer Center. Oltre a parlare di possibili studi clinici da portare direttamente nel centro, con la supervisione di Irst e il supporto delle aziende farmaceutiche. “Un altro progetto che aveva il professore Amadori era l’avvio di una scuola di specializzazione in oncologia, della quale abbiamo iniziato a parlare e che vedrà sicuramente il coinvolgimento di nostri professionisti, come lo stesso dottor Cerchione“, conclude Serra.

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